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Casa Chantal: scontro in Comune sul futuro della struttura

Sanitalia non risponde, il sindaco tentenna e il paese insorge: Casa Chantal deve tornare agli anziani?

L'ex sindaco Maurizio Fariello, sullo sfondo Casa Chantal

L'ex sindaco Maurizio Fariello, sullo sfondo Casa Chantal

La vicenda di Casa Chantal continua a tenere banco nel dibattito politico locale. L'interrogazione presentata dai consiglieri di opposizione ha acceso i riflettori sulla gestione dell’Amministrazione Comunale e sulla mancata trasparenza nella comunicazione delle decisioni riguardanti il futuro della struttura.

Il documento, firmato dai consiglieri Maurizio Fariello, Giancarlo Sopetti, Danilo Vottero Viutrella e Danilo Bianco, contesta la condotta del sindaco Vittorio Rocchietti e della sua giunta, sottolineando il mancato coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte che hanno portato all’attuale incertezza. L’opposizione chiede perché il sindaco non abbia sollecitato chiarimenti ufficiali dalla Cooperativa Sanitalia dopo aver ricevuto la comunicazione che gli anziani non sarebbero rientrati nella struttura prima del 31 dicembre 2024. Inoltre, si interroga sul motivo per cui l'Amministrazione Comunale non abbia reagito alle mancate risposte della Cooperativa alle richieste documentali avanzate dall'Ufficio Tecnico.

L’interrogazione evidenzia inoltre i ritardi nella convocazione di un incontro tra il Comune e Sanitalia. La Cooperativa aveva richiesto un confronto il 17 dicembre 2024, ma questo si è svolto soltanto il 29 gennaio 2025, oltre 40 giorni dopo, nonostante l'urgenza della questione. L’opposizione critica anche la mancata comunicazione da parte del sindaco nel Consiglio del 30 dicembre, quando avrebbe potuto informare il pubblico della decisione di Sanitalia di destinare parte della struttura all’accoglienza di richiedenti asilo.

Casa Chantal ha una lunga storia di legame con la comunità mathiese. Fondata nel 1883 da Don Burzio, la struttura ha svolto per decenni un ruolo assistenziale, inizialmente come casa di accoglienza per le madri dei salesiani, poi come casa di riposo. Dal 2018 la gestione è passata alla Cooperativa Sanitalia con l’intenzione di trasformarla in Residenza Sanitaria Assistenziale. Tuttavia, la pandemia e l’aumento dei costi delle materie prime hanno rallentato i lavori di adeguamento normativo.

Il sindaco Vittorio Rocchietti

Nel 2022 la Parrocchia di Mathi ha venduto l’immobile a Sanitalia per sanare i debiti accumulati. Questa vendita ha sollevato interrogativi sul rispetto della convenzione edilizia del 2019, che prevedeva il mantenimento della destinazione socio-assistenziale per almeno vent’anni. Da quel momento, i lavori hanno subito ritardi e gli ospiti della struttura sono stati temporaneamente trasferiti a Villa Lina di Corio. A novembre 2023 il trasferimento è stato giustificato con la necessità di completare la riqualificazione, ma nel dicembre dello stesso anno è arrivata la comunicazione della Cooperativa che la struttura sarebbe stata destinata all’accoglienza di rifugiati.

A seguito di questa decisione, è nato un comitato cittadino che in poche settimane ha raccolto 2.500 firme per chiedere chiarimenti e soluzioni concrete. Il Consiglio Comunale aperto richiesto dall’opposizione il 7 gennaio 2025 si è svolto solo l’8 febbraio, con un ritardo considerato eccessivo dai consiglieri di minoranza. Durante il dibattito, il sindaco Rocchietti ha evitato risposte precise, limitandosi a ribadire che non c’erano comunicazioni ufficiali sull’arrivo dei migranti.

L’opposizione chiede all’Amministrazione di esercitare una maggiore pressione su Sanitalia per garantire la ripresa dei lavori e il rispetto delle destinazioni d’uso precedentemente concordate. L’obiettivo dichiarato è quello di riportare Casa Chantal alla sua funzione originaria di accoglienza per gli anziani. Contemporaneamente, i consiglieri di minoranza sottolineano la necessità di una pianificazione adeguata per affrontare l’arrivo dei migranti, chiedendo la creazione di un tavolo di lavoro con la Parrocchia, le associazioni locali e gli enti preposti.

Il futuro di Casa Chantal rimane incerto. L’Amministrazione deve fornire risposte chiare, mentre la comunità mathiese resta in attesa, divisa tra la volontà di preservare la destinazione originaria della struttura e la necessità di rispondere all’emergenza migratoria.

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