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21 Febbraio 2025 - 12:18
Tajani a Torino: tra proteste studentesche e diplomazia internazionale
L’arrivo del ministro degli Esteri Antonio Tajani al Politecnico di Torino, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, è stato segnato da una protesta studentesca. Un gruppo di attivisti ha occupato l’edificio contestando la presenza del vicepremier. Dopo alcune ore di tensione, la situazione si è risolta con l’uscita degli occupanti: alcuni hanno scavalcato la cancellata dell’ingresso su corso Duca degli Abruzzi, chiuso e presidiato da polizia e carabinieri, mentre successivamente il portone è stato aperto per permettere agli altri di lasciare l’istituto.
Durante il suo intervento, Tajani ha parlato di politica estera, ribadendo la necessità di un ruolo centrale dell’Europa nei negoziati per la pace in Ucraina. Rispondendo a una domanda sulla posizione italiana rispetto all’incontro tra Emmanuel Macron e Joe Biden, il ministro ha chiarito: “Non è che parla la Francia al posto nostro. Parliamo tutti. Noi siamo stati al Quintetto, ci sarà il G7 lunedì. Io credo invece che serva che ci sia più Europa”.
Tajani ha sottolineato come l’Unione Europea debba assumere una posizione chiara e unitaria, senza sottovalutare il proprio peso nei rapporti internazionali: “L’Europa deve sedersi al tavolo della pace e, quando ci sarà il momento giusto, della trattativa”. Ha inoltre ricordato che le sanzioni imposte alla Russia saranno parte integrante del percorso per una possibile risoluzione del conflitto.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani
Il tema della sicurezza è stato un altro punto centrale del discorso del vicepremier, che ha ribadito la necessità di rafforzare la cooperazione militare europea, in linea con le richieste della Nato: “Dobbiamo fare di più per la difesa europea e, per quanto riguarda l’Italia, adeguarci alle richieste dell'Alleanza Atlantica, arrivando almeno al 2% del PIL”.
Tajani ha evidenziato come sia essenziale scorporare le spese per la difesa dal Patto di stabilità, evitando di sottrarre risorse ad altri settori strategici. Ha inoltre ribadito l’importanza della collaborazione con Washington: “Non potrà esserci sicurezza in Europa senza una stretta collaborazione con gli Stati Uniti, che sono il nostro principale alleato nel mondo. Per quanto riguarda l'Italia, abbiamo due stelle polari: l'Europa e gli Stati Uniti”.
Il ministro ha commentato anche la condanna a otto mesi per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, accusato di violazione del segreto d’ufficio nel caso Cospito. Tajani ha sposato la linea della premier Giorgia Meloni, ribadendo il principio garantista: “Sono assolutamente d'accordo con le parole della presidente Meloni. Io sono un garantista, finché non c’è una sentenza di terzo grado, c’è la presunzione d’innocenza”. Secondo il ministro, il fatto che la pubblica accusa avesse richiesto l’assoluzione rappresenta un elemento da non sottovalutare.
Nel suo intervento, Tajani ha anche rivolto un ringraziamento alla Regione Piemonte e all’ospedale Regina Margherita di Torino, che si sono distinti per l’accoglienza di bambini palestinesi malati di tumore, provenienti dalle zone di conflitto: “Fin dall’inizio il Piemonte e il Regina Margherita sono stati in prima fila per curare bambini che altrimenti rischiavano di perdere la vita se rimanevano là”. Un gesto che, nelle parole del ministro, conferma il ruolo dell’Italia non solo nella diplomazia internazionale, ma anche nella solidarietà concreta verso i più vulnerabili.
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