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Settimo Torinese ostaggio dei nomadi: sicurezza fuori controllo

La Lega porta in Consiglio comunale la situazione del Conad di via Moglia, tra accampamenti, degrado e cittadini esasperati. L’amministrazione Piastra chiamata a rispondere

Manolo Maugeri e Elena Piastra

Manolo Maugeri e Elena Piastra

La questione della presenza di nomadi nella zona del Conad di via Moglia approda in Consiglio comunale. Il gruppo consiliare della Lega ha presentato un’interpellanza per chiedere conto alla sindaca Elena Piastra e all’amministrazione su quali interventi siano stati messi in campo per affrontare le problematiche segnalate dai cittadini, che lamentano disagi legati alla sicurezza e al decoro urbano.

Il documento, firmato dal capogruppo Manolo Maugeri e dal consigliere Moreno Maugeri, evidenzia come, soprattutto nei pressi di piazza Caduti sul Lavoro e dei parcheggi adiacenti al supermercato, la presenza di gruppi di nomadi stia generando preoccupazione tra residenti e clienti del Conad, in particolare nelle ore di apertura del punto vendita.

Secondo quanto riportato nell’interpellanza, la Lega sostiene di ricevere frequenti segnalazioni da parte dei cittadini, preoccupati per la situazione che si sarebbe venuta a creare nell’area. Il timore è che possano verificarsi episodi di microcriminalità, degrado urbano e problemi legati alla sicurezza sanitaria, vista la presenza di accampamenti.

Il gruppo consiliare chiede dunque alla giunta di fornire dati aggiornati sulla situazione, in particolare riguardo l’ubicazione e il numero di campi nomadi presenti sul territorio comunale, distinguendo tra quelli autorizzati e quelli abusivi, il numero complessivo di persone presenti nei campi, con un dettaglio sui minori, le misure adottate per garantire sicurezza e ordine pubblico nella zona di via Moglia e le eventuali iniziative per regolamentare e gestire la presenza dei nomadi, in modo da conciliare il rispetto della legalità con possibili percorsi di integrazione.

Carabinieri

Non è la prima volta che la questione della gestione dei campi nomadi viene sollevata in Consiglio comunale. Il tema è sempre stato particolarmente divisivo, tra chi chiede un inasprimento dei controlli e chi invece sostiene la necessità di un approccio più strutturato per affrontare il problema senza ridurlo a una mera questione di ordine pubblico. L’interpellanza della Lega arriva in un momento in cui la discussione sulla sicurezza urbana è particolarmente accesa a Settimo Torinese, anche a causa di altri episodi di cronaca che hanno riacceso il dibattito sulla gestione del territorio e la tutela dei cittadini.

Ora spetta alla giunta fornire risposte. Resta da vedere se l’amministrazione comunale guidata da Elena Piastra riuscirà a rassicurare cittadini e commercianti o se, ancora una volta, ci si limiterà a un rimpallo di responsabilità senza azioni concrete.

La cronaca

Negli ultimi mesi, Settimo Torinese è stata teatro di numerosi interventi delle forze dell'ordine nei campi nomadi locali, in particolare nella zona di via Moglia. Queste operazioni sono state spesso motivate da segnalazioni dei cittadini riguardanti problemi di sicurezza e degrado urbano.

A novembre 2024, un'operazione congiunta dei Carabinieri, della Polizia Locale e dell'Ufficio Tecnico Comunale ha portato all'ispezione di abitazioni e baracche nel campo nomadi di via Moglia. Durante l'intervento, sono state denunciate cinque persone per abuso edilizio, con tre costruzioni abusive destinate alla demolizione. Inoltre, circa 40 persone sono state identificate, e due donne sono state denunciate per furto ai danni di un ristorante locale.

A gennaio 2025, un altro episodio ha visto protagonisti due uomini residenti nel campo nomadi di via Moglia. Dopo aver tentato di sfuggire a un controllo dei Carabinieri, si sono schiantati con la loro auto contro un muretto. La successiva perquisizione del veicolo ha rivelato la presenza di strumenti atti allo scasso, portando alla loro denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di arnesi da scasso.

Più recentemente, a febbraio 2025, i Carabinieri hanno sequestrato due Fiat 600 rosse identiche, entrambe prive di assicurazione, bollo e revisione. Le vetture erano condotte da un uomo e una donna domiciliati in un campo nomadi della provincia. L'operazione è scaturita da un controllo stradale che ha evidenziato le gravi irregolarità amministrative dei veicoli.

Questi eventi evidenziano una crescente attenzione delle autorità locali verso le problematiche legate ai campi nomadi a Settimo Torinese, con interventi mirati a garantire la sicurezza e il rispetto della legalità nel territorio comunale.

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