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Da "mangiano i bambini" a "mangiano con i bambini": il PD riscrive la storia della "mensa" e guai a parlare di larve

L'assessora Chiara Gaiola celebra i primi sei mesi di mandato con un opuscolo autocelebrativo. Ma stranamente dimentica un dettaglio: la vicenda delle larve in mensa. A rimediare (si fa per dire) ci pensa il consigliere Antonio Augelli, che trasforma il problema in un’esperienza educativa

Chiara Gaiola e Antonio Augelli

Chiara Gaiola e Antonio Augelli

Fiato alle trombe, rullo di tamburi, l’assessora Chiara Gaiola svela finalmente i risultati dei primi sei mesi del suo lavoro nel secondo mandato dell’amministrazione Piastra, dopo che per 5 anni si è occupata di "commercio" e sappiamo com'è andata... Lo fa con una dichiarazione trionfante pubblicata su un opuscolo realizzato dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Settimo Torinese, intitolato "Interventi, riflessioni dei primi sei mesi di mandato".

Sfogliandolo, si scopre che la città è ormai diventata un modello di efficienza e innovazione.

Il Salone dell’Orientamento, l’urbanismo tattico alla scuola Giacosa, i lavori al polo scolastico del Borgo Nuovo, l’aumento delle ore di educativa da 200 a 228 (quindi, incredibile, 28 ore in più!), il centro estivo al Villaggio Olimpia, la Biblioteca Archimede che diventa inclusiva dai 14 ai 35 anni, il progetto "Lo sport va a scuola", i 40.000 euro per nuovi progetti e laboratori teatrali, il raddoppio delle corse gratuite per le uscite didattiche (da 5 a 20, mica bruscolini). Insomma, una città in piena trasformazione!

Eppure, mentre leggiamo l’elenco di successi, notiamo che manca un piccolo dettaglio, una di quelle cosine fastidiose che forse è meglio non scrivere nei depliant. Già, perché nei primi sei mesi dell’anno c’è stata una vicenda che ha leggermente turbato le famiglie settimesi: la mensa con le larve.

Strano, perché in mezzo a tanta magnificenza amministrativa, Chiara Gaiola ha dimenticato di raccontare l’indignazione dei genitori, la protesta del panino libero, gli articoli sui giornali, la rabbia per un servizio pagato profumatamente eppure indegno.

Ha dimenticato di dire che il tema della sicurezza alimentare nelle scuole è stato il vero grande problema di questi sei mesi, molto più delle corsette pomeridiane e delle piazzette colorate.

Ma tranquilli, magari nel prossimo opuscolo ci racconterà che le larve erano in realtà parte di un progetto educativo sulla biodiversità. In fondo, anche questo sarebbe urbanismo tattico… Alt fermi tutti!

Dai comunisti che mangiavano i bambini… al PD che mangia con i bambini

Quando ormai sembrava che il tema delle larve in mensa fosse stato rimosso dall’agenda politica, ecco che, sempre nello stesso depliant ci scappa l'occhio su un intervento del consigliere comunale Antonio Augelli. Finalmente, qualcuno ne parla! Ma non aspettatevi accuse, scuse o prese di responsabilità. No, il suo discorso prende una piega inaspettata: la mensa non è solo un posto dove si mangia, ma un’esperienza educativa fondamentale per la crescita dei bambini.

Già, perché secondo Augelli, il momento del pasto è un’estensione della didattica, un’occasione di socializzazione e apprendimento, al pari di una lezione di matematica o italiano. Certo, questa filosofia pedagogica è difficile da spiegare ai genitori che hanno trovato larve nei piatti dei loro figli, ma tant'è!

Il consigliere "ballerino" (letteralmente) non si ferma qui. Ci porta saltellando per mano in un tour esclusivo dentro il centro cottura, descritto come una vera eccellenza cittadina. Un posto all’avanguardia, dove ogni giorno vengono preparati 5.000 pasti con un’attenzione quasi maniacale alla qualità, alla freschezza degli ingredienti e alle esigenze alimentari di oltre 120 diete speciali. E mentre leggiamo questa descrizione da guida Michelin, ci chiediamo: ma allora le larve erano parte del menù degustazione?

Poi, l’illuminazione: Augelli ammette che il controllo visivo potrebbe aver generato qualche errore. E infatti – bontà loro – l’azienda che gestisce la mensa si è impegnata a intensificare i controlli per evitare nuove spiacevoli sorprese proteiche nei piatti dei bambini.

E qui sorge spontanea una domanda: se tutto era già perfetto, perché ora servono più controlli? O meglio: se nessuno aveva sbagliato, perché qualcuno ora deve rimediare?

Quisquiglie perché adesso l’amministrazione monitora attentamente la situazione, in costante accordo con il Partito.

Eh sì, perché in una città amministrata dal PD, la sicurezza alimentare si garantisce con un bel confronto politico, mica con ispezioni serie e indipendenti.

Ed ecco servita la nuova narrazione: non c’è stato un problema, ma solo un piccolo inconveniente che il PD ha già risolto con il suo straordinario impegno amministrativo. Un po’ come quando ti vendono la buca sull’asfalto come “depressione urbanistica per la raccolta delle acque”.

E così, mentre i genitori di Settimo Torinese continuano a chiedersi come sia stato possibile che delle larve finissero nei piatti dei loro figli, il consigliere Augelli e il PD ci raccontano un’altra storia, fatta di cucine moderne, controlli serrati e pasti di altissima qualità.

Un tempo si diceva che i comunisti mangiassero i bambini*. A Settimo Torinese, nel 2024, il PD ci mangia insieme.

Consiglio la visione de "Il treno dei bambini" su Netfix" per capire com'è nato questo nodo di dire...

Chiara Gaiola

Augelli

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