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18 Febbraio 2025 - 09:08
Campetto chiuso con una catena: scoppia la protesta dei cittadini (foto di repertorio)
Un gesto silenzioso, una catena chiusa con un lucchetto. Così, in una mattina qualunque, il campetto comunale di basket di via Calvino a Gassino Torinese è stato reso inaccessibile ai ragazzi del paese. Nessuna comunicazione ufficiale, nessun preavviso, e soprattutto nessuna certezza su chi abbia preso l'iniziativa di chiudere lo spazio. Solo l’ennesima privazione di un’area dedicata ai giovani, e con essa un'esplosione di polemiche. A sollevare il caso è stato un cittadino che, il 12 febbraio, ha denunciato l’accaduto sul gruppo Facebook "Sei di Gassino se...".
"Vi sembra giusto che il campetto comunale di basket di via Calvino a Gassino venga chiuso con una catena da qualche residente del luogo perché infastidito dai rumori della pallacanestro? Vi sembra giusto che qualcuno, di sua iniziativa, abbia tolto la cartellonistica comunale degli orari di accesso al campetto di basket? (L'Amministrazione e i vigili negano di averlo fatto). Le reti per il calcio dei giardinetti di via Regione Fiore, dove ora sorge la nuova scuola, sono state tolte per ovvi motivi; il campetto di basket dietro il Primo Levi (dietro la biblioteca) è stato smantellato qualche anno fa senza essere stato ripristinato altrove...e ora si incatena il cancello di accesso anche all'ultimo spazio di proprietà comunale rimasto per i ragazzi a Gassino? Infine, mi chiedo: come si è permesso costui di togliere il cartello degli orari di accesso al campo e incatenare il cancello, vietando ai ragazzi di accedere a un campo pubblico?".
L'episodio ha rapidamente acceso il dibattito, evidenziando un problema più ampio: la carenza di spazi pubblici dedicati ai giovani nel territorio comunale. Molti cittadini hanno ricordato come, negli ultimi anni, diversi spazi sportivi siano stati chiusi senza essere rimpiazzati.
Intervenendo sulla questione, il Sindaco di Gassino Cristian Corrado ha voluto rassicurare la cittadinanza: "Non so chi sia stato a portar via il cartello con gli orari, ma quello è l'unico punto sul territorio dove poter giocare liberamente. Provvederemo all'acquisto di un temporizzatore che regoli l'apertura e la chiusura, nel rispetto sia degli orari previsti che della tranquillità dei residenti. Nel frattempo, la cartellonistica è stata ripristinata e il parco riaperto secondo i consueti orari".
Anche l'allenatore Ivo Audino ha sottolineato l'importanza della questione: "Stiamo lavorando con gli uffici per garantire a tutta la popolazione la possibilità di usufruire di questo spazio e, al contempo, assicurare ai residenti la sicurezza che meritano. Questa situazione si trascina da troppo tempo e non possiamo permettere che la cittadinanza venga privata di un bene pubblico".
Molti utenti hanno commentato indignati, sottolineando come la questione metta in luce una più ampia carenza di luoghi di aggregazione per i giovani. "Anche un campo in più a Gassino sarebbe utile, magari vicino al cimitero dove c'è più spazio. Sono luoghi fondamentali per l'aggregazione, e lo sport è salute", scrive un cittadino. Un altro ha aggiunto: "Da più di vent'anni a Gassino non ci sono spazi per i ragazzi. A Torino esistono aree curate e attrezzate per giovani e bambini, qui invece nulla".
Fortunatamente, la vicenda si è conclusa con il ripristino della cartellonistica e la riapertura del campetto. Tuttavia, l'episodio lascia aperta una riflessione più profonda: quanto ancora dovranno lottare i giovani gassinesi per avere spazi adeguati per giocare e socializzare? La questione del campetto è stata risolta, ma il problema di fondo resta: Gassino è davvero pronta a investire nelle nuove generazioni e a garantire loro spazi sicuri e accessibili?
Fortunatamente, la vicenda si è conclusa con il ripristino della cartellonistica e la riapertura del campetto
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