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Stop overtourism al Colle del Nivolet: solo 300 ingressi al giorno

L'Ente Parco Nazionale Gran Paradiso lancia la proposta per fissare il numero chiuso

Stop overtourism al Colle del Nivolet: solo 300 ingressi al giorno

Dall’estate 2025 il Colle del Nivolet potrà accogliere soltanto 300 veicoli al giorno, un numero che il Parco nazionale del Gran Paradiso ha stabilito per tenere sotto controllo il fenomeno del sovraffollamento in una delle zone montane più suggestive e delicate dal punto di vista ambientale. La proposta, messa nero su bianco dopo l’esperienza ventennale di A piedi tra le nuvole e l’overtourism registrato nei mesi estivi, prevede un sistema di accesso regolamentato attraverso una sbarra automatica, situata all’altezza del Serrù. Chi desidera salire in auto dovrà dotarsi di una Carta dei servizi, acquistabile online o direttamente in loco, che consentirà di sbloccare la barriera. Superato il limite di 300 autorizzazioni, non sarà più possibile proseguire verso il Colle in automobile o in moto.

I fondi derivanti da questa Carta dei servizi serviranno a coprire i costi di manutenzione delle strade e dei servizi igienici, oltre a finanziare progetti di educazione ambientale e di tutela della fauna. Il Parco, che non richiede alcun biglietto d’ingresso, punta in questo modo a ridurre del 65% i transiti su quel tratto di 7 chilometri (la Sp 50), in cui negli ultimi anni si sono verificati disagi di vario tipo: dal semplice nervosismo tra turisti in lotta per un parcheggio, fino all’aggressione di un autista della navetta messa a disposizione per alleggerire il traffico. Proprio a causa di tali tensioni, la scorsa estate si era già ipotizzato un pedaggio, abbozzando il concetto di un numero chiuso per tutelare l’area.

La strada che conduce al Colle del Nivolet

Il percorso per arrivare all’adozione di questa proposta è stato condiviso con la Città metropolitana, la Regione Valle d’Aosta e i Comuni di Ceresole Reale e Valsavarenche, convinti della necessità di bilanciare l’afflusso turistico con la protezione dell’ambiente. Il Parco punta anche a organizzare giornate senza auto, dedicate ad attività come fitwalking e ciclismo, per rendere tangibile la sensazione di armonia che si crea quando i motori lasciano spazio al silenzio e ai ritmi della natura. Secondo i dati raccolti, la mediana di 312 transiti giornalieri nel periodo clou ha spinto a fissare a 300 il tetto massimo, mantenendo così un equilibrio tra fruizione dell’area e salvaguardia dell’ecosistema.

Se tutto andrà secondo i piani, dal 1° giugno al 30 settembre 2025 gli automobilisti dovranno pianificare la propria visita con un po’ di anticipo: i più ritardatari, una volta esaurite le 300 disponibilità, potranno raggiungere il Colle del Nivolet solo grazie a navette, mezzi elettrici o ibridi messi a disposizione. Il Parco nazionale del Gran Paradiso spera in questo modo di garantire una convivenza più serena tra uomo e natura, puntando a una gestione sostenibile che, dopo tanti esperimenti, mira finalmente a trasformare il Nivolet in un modello di turismo responsabile.

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