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L'asfalto appena rifatto è già un disastro: perché si fanno lavori così?

La minoranza chiede al Comune di far la voce grossa con la Città Metropolitana

La minoranza chiede al Comune di far la voce grossa con la Città Metropolitana

La minoranza chiede al Comune di far la voce grossa con la Città Metropolitana

La situazione delle strade che attraversano Brusasco torna sotto i riflettori. La minoranza consiliare, rappresentata da Anna Marolo, Carlo Giacometto e Daniele Testore, ha infatti presentato un’interrogazione formale al sindaco e all’assessore competente, portando nuovamente all’attenzione i problemi sulle arterie provinciali SP 110, SP 590 e SP 107.

La questione era già emersa nel novembre scorso, quando il Comune di Brusasco aveva aderito all’iniziativa “Comuni in linea”, segnalando alla Città Metropolitana di Torino diverse criticità: il manto stradale danneggiato sulla SP 110 per Marcorengo, la presenza di due pali in legno inclinati lungo la stessa strada, i necessari lavori di messa in sicurezza sulla SP 590 a Mogol e sulla SP 107 tra il km 0+400 e il km 1+255. Durante quell’incontro, il Sindaco di Brusasco e il Vicesindaco della Città Metropolitana avevano concordato interventi che, a giudicare dal nuovo documento presentato dall’opposizione, sembrano non aver prodotto gli esiti sperati.

Uno dei punti più contestati riguarda il ripristino del manto stradale sulla SP 110, ritenuto “inadeguato” fin dai primi giorni. L’asfalto, appena steso, si sarebbe sfaldato in vari punti, con un successivo intervento definito “sommario” e risolto con un po’ di sabbia. Oggi, affermano i consiglieri di minoranza, la strada torna a versare in cattive condizioni, configurando, di fatto, uno spreco di denaro pubblico.

La SP 110 appena si sono conclusi i lavori

Per quanto riguarda la SP 590 a Mogol, è chiaro il riferimento a un comunicato della Città Metropolitana del 4 novembre scorso, in cui si garantiva l’inizio dei lavori entro il 2025. A tutt’oggi, però, nulla si muove e la messa in sicurezza non è nemmeno cominciata. La SP 107, invece, resta in fase di semplice “verifica della possibilità di inserire l’intervento nei prossimi progetti finanziati”. L’ipotesi progettuale, annunciata a più riprese nel 2023, rimane dunque sulla carta.

Non è tutto: la SP 107 appare ulteriormente pericolosa anche fra il km 1+255 e il confine con Verrua Savoia, a causa della velocità elevata dei mezzi in transito, nettamente superiore ai 50 km/h previsti in quel tratto di centro abitato. A peggiorare il quadro, la segnaletica verticale dedicata al limite orario è finita in un fosso e il semaforo che un tempo regolava l’incrocio con piazzale Ritana risulta fuori uso dal lontano giugno 2016.

Nell’interrogazione, depositata il 5 febbraio, i consiglieri chiedono se ci siano aggiornamenti sui risultati ottenuti dopo le segnalazioni effettuate negli incontri con la Città Metropolitana e invitano l’Amministrazione a chiarire le tempistiche degli eventuali prossimi interventi. Domandano, inoltre, se Brusasco abbia già chiesto un nuovo ripristino della SP 110 e della segnaletica sulla SP 107, e se si intenda estendere il progetto di messa in sicurezza della 107 anche al tratto che si spinge fino al confine con Verrua Savoia, con particolare attenzione al semaforo malfunzionante.

La richiesta di risposta scritta e verbale al primo Consiglio comunale lascia intendere che, anche questa volta, si attende un confronto serio e definitivo. Per la minoranza consiliare è ora di passare dalle parole ai fatti: a più di un anno dall’avvio dell’attuale mandato amministrativo, i cittadini attendono interventi concreti su quelle che, per molte persone, restano arterie quotidianamente percorse e potenzialmente pericolose.

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