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Vigna si sfoga. Basta! Adesso ve la dico io qual è la verità sul ponte Preti...

Il deputato ci tiene a ribadire che questo risultato non è frutto del caso, ma di un lavoro lungo e costante, iniziato nel luglio 2024 con il suo Ordine del Giorno

Alessandro Giglio Vigna

Alessandro Giglio Vigna

Il deputato Alessandro Giglio Vigna rompe gli indugi e si lascia andare a uno sfogo a tutto campo sulla vicenda del ponte Preti di Strambinello, rivendicando il successo della Lega e attaccando senza mezzi termini chi, a suo dire, ha preferito fare rumore piuttosto che ottenere risultati concreti.

"Grazie alla Lega, il ponte Preti è salvo, insieme agli altri ponti della Città Metropolitana di Torino", dichiara, sottolineando come il passaggio più difficile, quello al Senato, sia stato superato. Ora il provvedimento arriva alla Camera "blindato", senza possibilità di modifiche, garantendo così un anno di proroga alla Città Metropolitana per produrre la documentazione necessaria e interfacciarsi con il Ministero.

Il deputato ci tiene a ribadire che questo risultato non è frutto del caso, ma di un lavoro lungo e costante, iniziato nel luglio 2024 con il suo Ordine del Giorno, che ha poi portato all’emendamento Bergesio. "Da parlamentare del Canavese, ho seguito tutto passo dopo passo, riunione dopo riunione, fino a ottenere il risultato", afferma.

Alessandro Giglio Vigna

Rivendica il ruolo chiave del suo OdG, spiegando che senza il lavoro fatto negli ultimi mesi oggi la situazione sarebbe stata molto diversa. "Senza le decine di incontri che ho avuto a luglio e senza il lavoro che abbiamo fatto io, Bergesio e tutta la Lega a gennaio e febbraio, oggi avremmo raccontato un’altra storia".

Poi arriva l’attacco frontale a chi, secondo lui, ha trasformato la vicenda in uno spettacolo mediatico anziché affrontarla nelle sedi istituzionali. "Raccolte firme, passerelle sul ponte, interrogazioni in Parlamento e dichiarazioni scomposte non hanno aiutato la Lega, che ha percorso l’unica strada possibile: quella istituzionale".

Il deputato non risparmia nessuno. "Sindaci che fanno show sul ponte. Un consigliere regionale di maggioranza che raccoglie firme come fosse all’opposizione. Un’altra maggioranza in Regione e opposizione a Roma che fa dichiarazioni. E una parlamentare che presenta un’interrogazione… ma che interroghi? La risposta a un’interrogazione è solo una fotografia del momento: serviva davvero certificare che in quel momento non c’era il finanziamento?".

Il giudizio è netto. "Tutto questo non è stato di certo positivo per ottenere il risultato. Eppure, nonostante tutto, il risultato l’abbiamo portato a casa noi".

Ora, però, la palla passa alla Città Metropolitana di Torino, che deve muoversi e farlo in fretta. Vigna è categorico: "Non facciano come hanno fatto per quattro anni, restando fermi e senza interfacciarsi con il Ministero. Perché un anno passa in fretta".

Sul tema delle difficoltà burocratiche, il deputato non ammette scuse. "La Città Metropolitana di Torino è la quarta del Paese, vogliamo davvero credere che abbiano problemi ad andare a Roma? Se vogliono, li accompagno io!".

Il messaggio finale è chiaro. "Abbiamo ottenuto il risultato nonostante tutto questo caos. Adesso si lavori seriamente, perché non ci saranno altre proroghe".

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