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Foibe, memoria negata: la Circoscrizione dice no, la destra scende in piazza

Fiaccolata organizzata da Fratelli d'Italia a Torino in ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Bocciata la richiesta di intitolare uno spazio pubblico: “La verità non può essere infoibata”. Presenti Crosetto, Ambrogio e Ravello

Foibe, memoria negata: la Circoscrizione dice no, la destra scende in piazza

Fiaccolata organizzata da Fratelli d'Italia a Torino

Un corteo di fiaccole per illuminare una memoria che, ancora oggi, qualcuno vorrebbe cancellare. Questo pomeriggio, in piazza Perotti a Torino, si sono radunati numerosi manifestanti per commemorare le vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, in occasione del Giorno del Ricordo. L’iniziativa, organizzata da Raffaele Marascio, capogruppo di Fratelli d'Italia in Circoscrizione 4, ha visto la partecipazione di militanti, esuli e rappresentanti delle istituzioni.

La fiaccolata si è poi spostata verso il giardino 'Dispersi sul fronte russo' in corso Svizzera, luogo scelto simbolicamente per ribadire l’importanza della memoria storica e per denunciare il rifiuto, da parte della Circoscrizione, di intitolare uno spazio pubblico alle vittime delle foibe. Una decisione che, come sottolineato dagli organizzatori, appare come un segnale di indifferenza, se non addirittura di negazione, verso una delle pagine più drammatiche della storia italiana del Novecento.

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Alla manifestazione erano presenti anche esponenti di spicco della politica nazionale e regionale, tra cui l'europarlamentare Giovanni Crosetto, la senatrice Paola Ambrogio e il consigliere regionale Roberto Ravello.

"La verità non può essere infoibata", ha dichiarato con fermezza Marascio, puntando il dito contro la mancata approvazione del documento che chiedeva l’intitolazione di un’area pubblica alle vittime delle foibe: "Proprio qui, nel territorio della Circoscrizione 4, mercoledì scorso è stata bocciata la nostra proposta. È inaccettabile. Continueremo a ricordare, ogni anno, questa tragedia, perché la memoria non può essere soggetta a revisionismi o strumentalizzazioni politiche."

Parole dure anche da parte di Crosetto, che ha ricordato il recente atto vandalico contro la Foiba di Basovizza, avvenuto nei giorni precedenti: "Ancora una volta, alla vigilia del Giorno del Ricordo, abbiamo dovuto assistere all’ennesimo sfregio da parte dei soliti negazionisti. Un gesto ignobile che dimostra quanto sia ancora necessario il nostro impegno affinché simili tragedie non si ripetano più."

Sulla stessa linea, la senatrice Ambrogio, che ha sottolineato l’importanza della commemorazione: "Dopo lo sfregio a Basovizza, un autentico oltraggio alle vittime e alla storia, era doveroso essere qui oggi. Non rinunceremo mai a questo appuntamento, perché ricordare i martiri delle foibe è un dovere morale e civico."

Il consigliere Ravello, dal canto suo, ha evidenziato come la consapevolezza sulla tragedia delle foibe sia in crescita: "Ogni anno vediamo un numero sempre maggiore di cittadini informarsi e partecipare a queste iniziative. Se oggi possiamo ricordare i martiri delle foibe è grazie soprattutto alla destra italiana che, contro ogni tentativo di revisionismo storico, ha sempre combattuto per la verità e la giustizia. L’auspicio è che, finalmente, questa parte di storia venga riconosciuta e rispettata da tutti, senza più distinzioni ideologiche."

Mentre le fiaccole illuminavano la sera torinese, i partecipanti hanno rinnovato il loro impegno a non lasciare che l'oblio e il negazionismo prevalgano su una memoria che appartiene a tutta la nazione. Un messaggio chiaro, diretto a chi ancora oggi cerca di minimizzare o oscurare il dramma vissuto dalle migliaia di italiani costretti all’esodo e dalle vittime delle foibe, il cui sacrificio – hanno ribadito i manifestanti – non può essere dimenticato.

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