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Area verde "devastata" e parcheggi inutilizzabili. La denuncia di un cittadino esausto

Un cantiere ha messo a soqquadro la sua via e il giardino. Ci sono presunte irregolarità e tempi lunghi

Area verde "devastata" e parcheggi inutilizzabili. La denuncia di un cittadino esausto

Ruspe in azione, camion in movimento e un'area verde devastata. Si tratta del disagio vissuto da più di 20 giorni dai cittadini di San Mauro Torinese residenti in via XXV aprile 98 bis.

«Il parcheggio antistante al nostro condominio era stato chiuso ed adibito a deposito materiale per i lavori. Ora, abbiamo subito una vera e propria invasione anche dell'area verde adiacente che è diventata una zona di stoccaggio, di movimento terra e di utilizzo di mezzi per la movimentazione», lamenta un cittadino sanmaurese.

«Arrivano continuamente camion e bilici che caricano e scaricano terra spesso con residui bituminosi che sembrerebbe non fare tanto bene alla salute. I bilici entrano nella nostra via interna che non è molto larga e per fare manovra, invadono tutte le zone circostanti. È pazzesca la quantità di fango che è già stato sparso sulla strada, rendendola scivolosa e anche rendendo indecorosa l'entrata ai box del nostro condominio. Tutto il fango accumulato viene trasportato all'interno dei nostri garage», prosegue.

A fronte dei gravi disagi lamentati, molte sono le perplessità sollevate. Qual è la natura di questo cantiere? Perché è così invasivo? Ma soprattutto, quando finiranno i lavori e chi si occuperà di ripristinare l'area verde, sede dei lavori?

Luca Rastelli, vicesindaco di San Mauro e assessore ai lavori pubblici, ha precisato che si tratta di importanti lavori della Smat, la società che si occupa del servizio idrico a Torino e dintorni.

Luca Rastelli

L'ordinanza comunale n. 16/2025, firmata dalla polizia locale il 27 gennaio 2025, autorizza l'occupazione di suolo pubblico in quell'area per «finalità di stoccaggio materiali per lavori di rifacimento conduttura Smat». Il permesso è valido fino al 31 dicembre 2025, quindi per quasi un anno. Un anno che, per chi abita lì davanti, rischia di diventare all'insegna di un disagio costante.

«Era l'unico modo per non insistere sulla più trafficata via Casale e limitare l'impatto – ha commentato Rastelli –. Se il cantiere non rispetta ciò che l'ordinanza prevede, è giusto intervenire».

Il vicesindaco ha fatto sapere già di alcune irregolarità emerse nei lavori, di cui però la polizia municipale si è occupata, e ha promesso un controllo rigoroso circa il rispetto dell'ordinanza comunale.

«Il ripristino dell'area sarà a carico della Smat, che è un'azienda seria e che rispetta gli obblighi. Per quanto riguarda le tempistiche, bisogna tener conto che nei giorni di pioggia non si può lavorare in cantiere, e quindi quei giorni non possono essere contati come lavorativi. Nel corso del tempo, il cantiere potrebbe poi spostarsi in altre aree», ha concluso Rastelli, precisando inoltre che la presenza di bitume e asfalto provvisorio nella via riguarda ripristini temporanei della sede stradale, interventi ritenuti spiacevoli ma necessari.

I lavori riguardano infatti la fognatura nera di via Casale, in fase di rifacimento. L'obiettivo è quindi migliorare la situazione idraulica e igienica della città, ma restano le ombre sui disagi vissuti dai residenti.

Nell'auspicio che il cantiere si sposti e che l'area non rimanga davvero sede di lavori per quasi un anno, la speranza è inoltre che davvero gli uffici comunali sorveglino sulla correttezza delle procedure, sanzionando eventuali abusi o irregolarità.

La zona interessata

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