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È tornato! Il re delle Alpi nidifica di nuovo in Piemonte!

Un evento storico nel Parco del Gran Paradiso: dopo oltre un secolo, il maestoso avvoltoio torna a deporre in Valle Orco

Il ritorno del re delle Alpi

Il ritorno del re delle Alpi: il Gipeto nidifica di nuovo in Piemonte!

Il Gipeto, maestoso rapace simbolo della resilienza ambientale, ha fatto ritorno nel versante piemontese del Parco Nazionale Gran Paradiso per la nidificazione. Per la prima volta in Valle Orco, i guardaparco hanno accertato la deposizione di un uovo, segnando un evento di straordinaria importanza per la conservazione della specie.

Nel versante valdostano del Parco, la nidificazione del Gipeto è ormai consolidata da anni: tre coppie riproduttive attive dal 2011 hanno portato all’involo ben trenta giovani esemplari. Questo successo è il frutto di un lungo e complesso lavoro di tutela, che ha permesso di restituire all’ambiente un uccello che, fino a poco più di un secolo fa, era scomparso dall’arco alpino a causa della persecuzione umana.

L’ultimo Gipeto delle Alpi occidentali fu abbattuto nel 1913 in Val di Rhêmes, prima ancora della fondazione del Parco avvenuta nel 1922. Vittima di false credenze, che lo dipingevano erroneamente come una minaccia per il bestiame, questo avvoltoio era stato sterminato. Solo negli anni '80, grazie a un ambizioso progetto internazionale, iniziarono i primi tentativi di reintroduzione della specie, con i primi rilasci di esemplari in Austria nel 1986. Nel Gran Paradiso, invece, il ritorno è avvenuto naturalmente, senza necessità di interventi diretti, dimostrando come questo ambiente sia ideale per la riproduzione della specie.

Coppia di Gipeto (foto Pierluigi Cullino)

Per garantire il successo della nidificazione in Valle Orco, il Parco ha deciso di mantenere top secret l'ubicazione esatta del nido, proteggendo così la coppia in questa delicata fase di cova. La prudenza è fondamentale: ogni disturbo potrebbe compromettere questo prezioso evento.

Il Gipeto, noto anche come "Avvoltoio degli agnelli", svolge un ruolo ecologico fondamentale nelle Alpi, nutrendosi principalmente di ossa di animali morti. La sua presenza contribuisce all’equilibrio naturale dell’ecosistema alpino, rendendolo una specie di valore inestimabile per la biodiversità.

Con questa nidificazione in Piemonte, il Parco Nazionale Gran Paradiso scrive un nuovo capitolo nella storia della conservazione: un trionfo della natura e della protezione ambientale che, dopo oltre un secolo di assenza, restituisce alle valli piemontesi uno dei rapaci più spettacolari d’Europa.

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