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05 Febbraio 2025 - 11:23
Scioperi dei treni, nuove fasce di garanzia nei giorni festivi
Il settore ferroviario sta affrontando una nuova ondata di scioperi che sta causando forti disagi ai viaggiatori, in particolare in Lombardia, dove il personale di Trenord ha incrociato le braccia dalle 3:00 di mercoledì 5 febbraio fino alle 2:00 di giovedì 6 febbraio. La mobilitazione, indetta dal sindacato Orsa, ha generato numerosi ritardi e soppressioni, con punte di attesa che hanno raggiunto gli 80 minuti in alcune stazioni chiave come Milano Garibaldi, Varese e Bergamo. La protesta è legata a problematiche contrattuali e alla richiesta di migliori condizioni lavorative, con particolare riferimento alla normativa di lavoro e ai riconoscimenti economici.
Oltre ai disagi per i pendolari, anche il trasporto aereo è coinvolto nelle agitazioni. È in corso uno sciopero nazionale di 24 ore degli addetti ai servizi di assistenza a terra nei principali aeroporti italiani, con pesanti ripercussioni sulle operazioni di carico e scarico bagagli e sulla gestione dei passeggeri. Milano Linate è uno degli scali più colpiti, con la protesta specifica dei lavoratori Sea Prima.
Per mitigare l’impatto dello sciopero ferroviario, Trenord ha attivato servizi bus sostitutivi tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto, nonché tra Stabio e Malpensa Aeroporto. Inoltre, alcuni treni regionali della linea Milano-Domodossola potrebbero subire modifiche agli orari.
Sciopero treni 5 febbraio
In parallelo, la Commissione di garanzia sugli scioperi ha introdotto una novità significativa per il settore ferroviario: l’obbligo di garantire il servizio anche nei giorni festivi durante due fasce orarie specifiche, dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Questa decisione mira a trovare un equilibrio tra il diritto di sciopero e quello alla mobilità, equiparando il trasporto ferroviario agli altri settori, come quello aereo, marittimo e pubblico locale.
Mentre il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie con favore la misura, ritenendola una scelta logica per tutelare milioni di cittadini, i sindacati esprimono forte contrarietà. Usb definisce il provvedimento un’ennesima limitazione del diritto di sciopero, mentre Uiltrasporti accusa il governo di aver imposto una decisione unilaterale senza un confronto adeguato con le parti sociali. Anche Filt-Cgil ha annunciato possibili azioni legali per contestare la nuova regolamentazione e difendere il diritto alla protesta.
Le associazioni dei consumatori, invece, plaudono alla decisione, evidenziando come nei fine settimana e nei giorni festivi i viaggiatori si trovassero spesso in difficoltà a causa degli scioperi prolungati. Alcune organizzazioni, come Assoutenti, chiedono persino di ampliare il periodo di franchigia estiva per gli scioperi nei trasporti pubblici, prolungandolo dal 15 luglio al 15 settembre anziché dal 27 luglio al 5 settembre.
Nel frattempo, i passeggeri sono invitati a monitorare aggiornamenti tramite i canali ufficiali delle aziende ferroviarie e a valutare soluzioni alternative per limitare i disagi legati alle proteste in corso.
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