AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
02 Febbraio 2025 - 12:32
Call center, sciopero nazionale il 3 febbraio: a Torino presidio in piazza Castello
Le sigle sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno proclamato uno sciopero per lunedì 3 febbraio 2025 in risposta alla decisione di alcune aziende del settore di revocare il contratto nazionale delle Telecomunicazioni per adottarne uno nuovo, sottoscritto da organizzazioni sindacali che, secondo i promotori della protesta, non rappresentano adeguatamente i lavoratori.
Oltre alla mobilitazione nazionale prevista a Roma, davanti al Ministero del Lavoro, in Piemonte si terrà un presidio regionale dalle 10 alle 13 in piazza Castello a Torino, proprio di fronte alla Prefettura.
Secondo i sindacati, la decisione di cambiare contratto avrà gravi ripercussioni su circa 6.000 lavoratori a livello nazionale e 600 solo in Piemonte, con conseguenze dirette su retribuzioni e condizioni di lavoro. "Questo nuovo contratto impone salari al ribasso, con una paga oraria di soli 6,50 euro, e porta a una crescente precarizzazione della categoria", denunciano Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, sottolineando come il settore sia composto da professionisti che da anni gestiscono con competenza il servizio ai clienti.
Call center
I sindacati contestano inoltre i contenuti del nuovo contratto collettivo nazionale, definendolo "uno strumento che penalizza i lavoratori sotto ogni aspetto": riduzione dei permessi, maggiore flessibilità senza garanzie, e un aumento salariale di appena 60 euro nel triennio 2025-2027, a fronte di un'inflazione che nell'ultimo quinquennio ha superato il 15%. "Il primo incremento sarebbe di soli 7 euro, un'elemosina rispetto alla perdita di potere d'acquisto degli ultimi anni", aggiungono.
La protesta vuole anche ricordare le conquiste sindacali ottenute nel settore, come la clausola sociale, le tabelle ministeriali sul costo del lavoro e il fondo bilaterale di settore, che ora rischiano di essere annullate da questa decisione aziendale. "Dopo anni di lotte per stabilizzare il comparto, ci troviamo di fronte a un ritorno al passato di vent’anni: non si può risolvere la crisi del settore tagliando salari e diritti", concludono i sindacati.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.