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Michela Brambilla nella bufera: 60mila euro "regalati" a Mediaset

Mentre i santuari per animali lottano per sopravvivere, la Regione Piemonte finanzia una trasmissione privata con fondi pubblici. Il Movimento 5 Stelle denuncia lo scandalo e chiede trasparenza sulle spese di Cirio.

Michela Brambilla

Michela Brambilla

Sessantamila euro di fondi pubblici per sostenere un programma Mediaset condotto da Michela Vittoria Brambilla, deputata di "Noi Moderati" ed ex Forza Italia. Una cifra che fa discutere e che secondo le opposizioni regionali rappresenta l'ennesimo esempio di gestione discutibile delle risorse pubbliche da parte della giunta Alberto Cirio. Il finanziamento, che sarebbe dovuto servire alla promozione del Piemonte come regione "pet-friendly", è stato svelato dalla trasmissione "Report", scatenando l'indignazione del Movimento 5 Stelle.

"Mentre i santuari per animali devono lottare per sopravvivere, la Regione trova fondi per una trasmissione televisiva che altrimenti sarebbe stata cancellata. È vergognoso" ha dichiarato Sarah Disabato, capogruppo regionale del M5S. Secondo l’opposizione, i soldi stanziati avrebbero potuto essere investiti in servizi realmente utili per il benessere degli animali, come le ambulanze veterinarie o il sostegno ai rifugi. "La tutela degli animali è solo uno slogan per Cirio. Quando si tratta di fare scelte concrete, il suo governo preferisce garantire visibilità politica agli alleati invece di finanziare progetti che fanno davvero la differenza" ha aggiunto Disabato.

disabato

Sarah Disabato

Non è la prima volta che l’amministrazione Cirio si distingue per il suo approccio propagandistico. Il governatore ha istituito una delega al benessere animale, ma ha destinato al settore appena 485mila euro, una cifra ridicola rispetto alle necessità reali. "Dovevano servire a migliorare la vita degli animali, invece li spendono per una trasmissione Mediaset che ha come unico merito quello di offrire una vetrina a un’esponente della maggioranza" ha denunciato il M5S.

La Regione si difende parlando di promozione turistica, ma la giustificazione non convince.

I fondi destinati alla trasmissione "Dalla parte degli animali" sono stati utilizzati per la produzione di sei puntate registrate in Piemonte, un investimento che secondo le opposizioni avrebbe beneficiato più la carriera televisiva della Brambilla che il turismo locale. "Qual è il vero ritorno per il Piemonte? Quali criteri sono stati utilizzati per assegnare questi fondi? O forse il vero obiettivo era semplicemente sostenere economicamente una trasmissione a corto di sponsor?" si chiede il Movimento 5 Stelle, che promette battaglia per fare chiarezza.

Intanto, mentre i fondi per la Brambilla vengono stanziati senza esitazione, i Santuari per animali avevano visto sparire il loro finanziamento. Solo grazie alle pressioni del M5S i fondi sono stati ripristinati, un episodio che secondo l’opposizione dimostra ancora una volta le vere priorità della giunta Cirio.

"Se non avessimo vigilato, quelle risorse sarebbero finite altrove. Questa amministrazione pensa solo a fare propaganda, dimenticandosi di chi ha veramente bisogno" ha commentato Disabato.

La polemica è tutt’altro che chiusa. Il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, attraverso l’interrogazione della consigliera Laura Pompeo, chiedono risposte dettagliate su come siano stati spesi i 60mila euro per la trasmissione Mediaset e quale sia stato il reale ritorno economico per la Regione.

"Non vogliamo trovarci di fronte all’ennesimo caso di utilizzo disinvolto delle risorse pubbliche per finalità poco chiare" ha affermato Pompeo, sottolineando la necessità di maggiore trasparenza nella gestione dei fondi regionali.

Il messaggio della giunta Cirio appare ormai chiaro: meglio investire in programmi televisivi amici della maggioranza piuttosto che destinare fondi a chi lavora ogni giorno per il benessere animale.

La battaglia politica su questo finanziamento è solo all’inizio, ma una cosa è certa: chi sperava che il benessere degli animali fosse una priorità della Regione Piemonte, è rimasto profondamente deluso.

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