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Venti milioni per i trasporti: saldati i debiti, ma i giovani restano a piedi. Disabato: "L'ennesima balla!"

La Regione trova 20 milioni per coprire vecchi contenziosi con Trenitalia, mentre la promessa di corse free per gli under 26 resta su carta

Venti milioni per i trasporti: saldati i debiti, ma i giovani restano a piedi. Disabato: "L'ennesima balla!"

Se la politica piemontese fosse una sceneggiatura da commedia all’italiana, oggi saremmo di fronte all’ennesimo atto paradossale. Da un lato, il Gruppo della Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, per bocca dei Consiglieri Silvio Magliano e Daniele Sobrero, esulta per i venti milioni di euro aggiuntivi destinati al trasporto pubblico locale nel 2025; denaro che, stando alle dichiarazioni ufficiali, serve però “a onorare un debito che non dipende dalla gestione attuale, ma è precedente”.

Dall’altro, i Consiglieri del Movimento 5 StelleSarah Disabato, Alberto Unia e Pasquale Coluccio – alzano il sopracciglio (e pure la voce), puntando il dito contro la Giunta Cirio per “l’ennesima balla” sulle promesse fatte ai giovani.

Il copione si dipana attorno a due temi che paiono incompatibili tra loro: da una parte l’aver stanziato i famigerati venti milioni, in aggiunta agli “oltre 10 milioni di due anni fa”, per non far mancare il servizio di trasporto ai cittadini; dall’altra la promessa, sinora disattesa, della gratuità dei mezzi pubblici per gli under 26.

“Non possiamo che ringraziare l’Assessore Gabusi”, dichiarano Magliano e Sobrero, sottolineando come i soldi per saldare il “contenzioso con Trenitalia” siano stati trovati senza “intaccare il servizio”.

E aggiungono, con una stoccata alle minoranze di Palazzo: “Troviamo fuori luogo le osservazioni di una certa minoranza che chiede perché le risorse non aumentino, quando in realtà un aumento c’è stato e si dimentica su quali debiti dovranno essere ripagati.”

Sull’altro fronte, però, i pentastellati chiamano in causa direttamente il Presidente.

“Passati ben sei mesi dall’avvio della legislatura, non vi è ancora traccia dei fondi per rendere gratuiti i mezzi pubblici locali per i giovani sotto i 26 anni. Una misura che il presidente Cirio, in campagna elettorale, elencava fra le tre priorità della futura Giunta nei primi 100 giorni di mandato. Balle, come al solito”, commentano, senza troppi giri di parole.

E rincarano la dose: “Chiediamo al presidente Cirio di metterci la faccia e chiarire se intende davvero mettere in atto questa misura.”

La verità, come spesso accade, probabilmente sta nel mezzo – o forse si nasconde negli allegati di bilancio. Quel che è certo è che i 20 milioni serviranno a pagare i debiti derivanti dall’annoso contenzioso con Trenitalia, e quindi non saranno destinati a nuovi servizi o tratte aggiuntive. Quanto invece ai bus (e ai treni) gratis per gli under 26, dal bilancio di previsione pare non esserci neanche l’ombra di un euro. Il M5S non ci sta e bolla tutta la faccenda come “l’ennesima presa in giro nei confronti dei cittadini piemontesi.”

Nel frattempo, il Gruppo di Magliano e Sobrero promette di “monitorare le problematiche, come abbiamo fatto negli ultimi mesi, lavorando insieme all’Assessore Gabusi affinché il servizio migliori.”

Peccato che migliorare i conti a suon di cambiali non sia esattamente la definizione di “investimento sul futuro”. Resta da capire se e quando le promesse sulle agevolazioni ai giovani – quei giovani da “sostenere, su cui investire, ai quali garantire un futuro”, come direbbe la retorica elettorale – si tramuteranno in realtà.

Per ora, e per usare le parole del M5S, “le certezze latitano.”

E, in fondo, la sensazione è che chi viaggia in piedi su un autobus sovraffollato (pagando pure il biglietto) possa essere l’unico, vero, sconfitto di questa (solita) partita tutta politica.

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