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La polemica

E ci risiamo con le "PALLE" di Piastra, Farinetto e del Pd. Vogliamo il gelato!!!

La maggioranza a guida Elena Piastra dice no alla proposta della Lega per un quarto d'ora di parcheggio gratuito. Il motivo? Un "salasso" da 90 mila euro, che però impallidisce di fronte ai veri numeri del bilancio comunale

Elena Piastra e Nicolò Farinetto

Elena Piastra e Nicolò Farinetto

E ci risiamo con le “balle” del Pd, s'intende dopo quelle del Pnrr Questa volta nel mirino c’è finita la sosta gentile di 15 minuti, proposta dalla Lega e bocciata senza passare dal Via (proprio come a Monopoli) dalla maggioranza che governa tutto intorno a Elena Piastra. Il motivo? Un salasso - dicono e qualcuno ci crede - di quasi 90 mila euro all’anno per le casse comunali. Roba da farsi venire un coccolone...

A spiegare la catastrofe economica che avrebbe travolto il Comune ci pensa il segretario cittadino del Pd, Nicolò Farinetto, uno che in quanto a previsioni politiche potrebbe tranquillamente sostituire Paolo Fox, talmente è bravo a non azzeccarne una (ma non si era dimesso? Boh? Sta ancora lì!).

Secondo lui, 25 centesimi al giorno sono una bazzecola. Peccato che lo siano anche i 90 mila euro, se paragonati ai numeri reali del bilancio comunale, quasi 100 milioni di euro all'anno, di cui 5 milioni di addizionale Irpef, 10 milioni di Imu, 12 milioni di Tari e, ciliegina sulla torta, 2 milioni di multe e sanzioni (più di tutti gli altri comuni della provincia messi insieme) perlopiù raccolti sulla "superstrada" dagli autovelox, così, tanto per gradire. .

E qui si potrebbe aprire un capitolo a parte su come vengono spesi i soldi pubblici, perché tra contributi, consulenze, pubblicità, tendoni per la samba, 190 mila euro per spostare un bancone, il rischio di ridere fino a domani mattina è altissimo.

Ora, il punto è un altro. Venticinque centesimi al giorno magari non cambiano la vita a chi usa l’auto, ma un quarto d’ora di sosta gratuita potrebbe fare la differenza per chi deve comprare un caffè, un panino, un giornale. Un piccolo incentivo per favorire il commercio locale, invece di spingere i clienti verso i centri commerciali dove, guarda un po’, la sosta è gratuita e illimitata.

Il paragone più azzeccato? Pensate a un genitore con uno stipendio nella media che dice al figlio di non avere i soldi per comprargli un gelato. Ecco, siamo a questo livello. Perché la questione non è economica, ma puramente politica. E quindi, delle due l’una: si dica chiaramente che della sorte dei commercianti la giunta Piastra se ne infischia, o si ammetta senza girarci intorno che il Pd boccerà qualsiasi proposta dell’Opposizione, per partito preso.

 

Curioso, poi, che molti esponenti della stessa maggioranza in campagna elettorale si fossero riempiti la bocca con discorsi su come aiutare i negozi di vicinato, promettendo misure per favorire la sosta breve e rivitalizzare il tessuto commerciale di Settimo. Parole al vento, come sempre.

Ora, al netto di tecnicismi, è ovvio che la giunta Piastra e il buon Farinetto abbiano le loro priorità di spesa. Magari qualche altra festa istituzionale, qualche altra consulenza illuminata, un po' di pubblicità qua e là in vista della propaganda (già in corso) per un posto in Parlamento o in Regione (e se qualcuno ha letto l'ultima intervista di Piastra su Repubblica s'è accorto che lei ha già la bava in bocca...) ma è altrettanto legittimo che i cittadini si sentano presi in giro. E su questo, almeno, non ci piove.

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