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01 Febbraio 2025 - 00:57
Come era prevedibile, la maggioranza consiliare di Settimo Torinese, guidata dalla sindaca Elena Piastra, ha bocciato la mozione presentata dai consiglieri comunali Manolo e Moreno Maugeri (Lega) sulla cosiddetta “Sosta Gentile”. L’iniziativa, pensata per agevolare i piccoli spostamenti quotidiani e favorire il commercio locale, è stata liquidata dall’Amministrazione con la motivazione di presunte “difficoltà tecniche e contrattuali”.
Secondo i consiglieri della Lega, le giustificazioni addotte sono tutt’altro che solide. Il Comune, in quanto ente concedente, avrebbe infatti la possibilità di negoziare condizioni diverse con la società che gestisce i parcheggi, come dimostrato da numerosi casi analoghi in altre città italiane.
In sostanza, non sarebbe il contratto con il concessionario a rappresentare un ostacolo insormontabile, quanto piuttosto la mancanza di volontà politica da parte dell’Amministrazione. A dimostrazione di ciò, i Maugeri ricordano come altrove siano già state adottate soluzioni semplici per garantire quindici minuti di sosta gratuita: emissione di un ticket senza costi dai parcometri, integrazione della gratuità nelle app di pagamento o l’utilizzo del classico disco orario.
Un periodo di parcheggio gratuito, seppur minimo, potrebbe incentivare una maggiore rotazione delle auto e dunque incrementare la clientela dei negozi di vicinato. L’afflusso di potenziali acquirenti, secondo i consiglieri, porterebbe un aumento degli incassi per le attività commerciali, con benefici indiretti anche per il Comune e per la società che gestisce la sosta. Sarebbe un circolo virtuoso dove, alla lieve riduzione delle entrate immediate dai parcheggi, si contrapporrebbe un sostegno concreto all’economia locale.
I proponenti della “Sosta Gentile” non hanno nascosto la delusione di fronte al netto rifiuto di qualunque forma di sperimentazione. La proposta di un breve periodo di prova, per valutare concretamente l’efficacia della misura prima di un’eventuale adozione definitiva, è stata ignorata, lasciando spazio a quella che la Lega definisce “un’ostinata chiusura ideologica”. Un atteggiamento, a loro dire, poco lungimirante, che rischia di penalizzare i cittadini e la vitalità economica di Settimo Torinese.
Nonostante la bocciatura, la Lega non ha intenzione di gettare la spugna. I consiglieri Maugeri chiedono all’Amministrazione di riconsiderare le proprie posizioni e aprire un dialogo costruttivo per rendere la città più accogliente e facilmente fruibile, anche in un’ottica di sostegno reale al commercio locale. L’impressione, tuttavia, è che la Giunta Piastra abbia voluto troncare sul nascere qualsiasi intervento volto ad alleggerire il carico economico su cittadini e negozianti, sollevando dubbi sull’effettiva attenzione riservata al tessuto commerciale cittadino. Resta da capire se, in futuro, si apriranno spiragli per misure più coraggiose o se, come temono i consiglieri leghisti, la “Sosta Gentile” resterà una buona idea lasciata cadere nel vuoto.
Sosta Gentile: un’opportunità per i cittadini, un’idea che molti Comuni hanno già adottato
In un Paese in cui anche un quarto d’ora di parcheggio può trasformarsi in un balzello, l’idea della sosta gentile – 15 minuti di sosta gratuita per facilitare le brevi commissioni e sostenere il commercio locale – si sta facendo strada in diverse città italiane. Mentre in alcuni Comuni si dibatte ancora sulla fattibilità della misura, altri hanno già dimostrato che si può fare. E funziona.
Il principio è semplice: permettere agli automobilisti di parcheggiare gratuitamente per un breve lasso di tempo, evitando così che anche un rapido passaggio in un negozio o un veloce prelievo al bancomat diventi un costo aggiuntivo. Eppure, nonostante l’evidente vantaggio per i cittadini e per le attività commerciali, ci sono amministrazioni che continuano a opporre resistenze, citando presunti ostacoli tecnici o contrattuali con le società che gestiscono la sosta a pagamento.
A dimostrare che questi ostacoli possono essere superati sono diverse città italiane. Mondovì, ad esempio, ha introdotto a partire da gennaio 2025 un sistema di sosta gentile che concede 15 minuti gratuiti inserendo la targa al parcometro. Un’iniziativa simile è stata adottata anche a Cantù, dove la misura è stata sperimentata con successo per facilitare le piccole commissioni dei cittadini e incentivare la rotazione delle auto nei parcheggi.
A Cinisello Balsamo, dal 2023 i nuovi parcometri consentono di selezionare un ticket gratuito per i primi 15 minuti, permettendo agli automobilisti di fermarsi per brevi periodi senza dover pagare. Anche l’Aeroporto di Roma Fiumicinoha applicato la stessa logica con la formula Kiss & Go, che offre la possibilità di sostare gratuitamente per accompagnare o prelevare passeggeri. Un’idea adottata anche a Rimini, dove presso la stazione ferroviaria è stato introdotto un sistema simile per agevolare gli spostamenti veloci senza oneri economici.
L’obiettivo di queste iniziative è chiaro: garantire maggiore accessibilità ai servizi urbani e supportare il tessuto economico locale senza penalizzare i cittadini con ulteriori costi. Inoltre, studi sulla mobilità urbana dimostrano che la rotazione dei veicoli è fondamentale per garantire la disponibilità di posti auto e migliorare la vivibilità delle città.
Nonostante l’evidente praticabilità della misura, ci sono amministrazioni che si ostinano a bocciarla senza nemmeno volerla sperimentare. Un atteggiamento che sembra più dettato da rigidità ideologiche che da reali difficoltà tecniche. Se in diverse città italiane la sosta gentile è già una realtà consolidata, viene da chiedersi perché in altri Comuni l’unica certezza sia quella di far pagare sempre e comunque, senza considerare alternative che potrebbero portare benefici all’intera comunità.
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