AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
28 Gennaio 2025 - 12:14
Basta violenza sui treni: il grido disperato del personale ferroviario abbandonato
Negli ultimi mesi, l’Italia ha assistito a un allarmante aumento delle aggressioni ai danni del personale ferroviario. Questi episodi di violenza, che colpiscono uomini e donne impegnati ogni giorno a garantire la sicurezza e il comfort dei viaggiatori, rappresentano un problema sociale di proporzioni sempre più preoccupanti. La campagna “La violenza non prende il treno”, promossa dai sindacati del settore, è un appello accorato a cittadini, istituzioni e aziende per fermare questa spirale di aggressioni.
Gli episodi di violenza contro il personale front-line non sono casi isolati. Dalle aggressioni verbali agli atti fisici, le testimonianze raccontano di una realtà in cui chi lavora a contatto con il pubblico si sente sempre più esposto e vulnerabile. “Abbiamo paura, ma continuiamo a svolgere il nostro lavoro con professionalità e dedizione”, racconta un capotreno di Milano, vittima di un’aggressione durante un controllo biglietti. Solo pochi giorni fa, a Roma, un altro episodio ha visto un capostazione aggredito da un viaggiatore sprovvisto di biglietto, mentre a Napoli una capotreno è stata insultata e strattonata per aver chiesto il rispetto delle norme di sicurezza.
Per denunciare questa situazione, il personale ferroviario ha organizzato una serie di iniziative. Dal 28 gennaio al 4 febbraio 2025, i lavoratori indosseranno una spilla personalizzata con il logo “La violenza non prende il treno”, un segno visibile di protesta e solidarietà. Inoltre, uno sciopero recente ha voluto portare l’attenzione sul tema, non per interrompere il servizio ma per sollecitare soluzioni concrete. “Scioperiamo per denunciare, non per stare a casa”, sottolineano i sindacati, rispondendo a chi ha criticato l’iniziativa come uno strumento politico.
L'iniziativa del personale ferroviario per tutelarsi dagli atti di violenza
Le richieste avanzate dai lavoratori sono chiare e mirate:
Installazione di tornelli di accesso alle stazioni per controllare meglio il flusso dei viaggiatori.
Aumento dei presidi e delle scorte di polizia ferroviaria per garantire un ambiente sicuro su treni e banchine.
Inasprimento delle pene per chi commette reati a bordo treno o nelle stazioni.
Nonostante queste istanze siano state avanzate più volte, poco sembra essere cambiato. “Ci sentiamo soli e abbandonati”, denunciano i lavoratori, evidenziando come la mancanza di azioni concrete da parte delle istituzioni stia peggiorando una situazione già critica.
La campagna non si rivolge solo alle istituzioni, ma chiama in causa anche i cittadini. Ogni viaggiatore è invitato a fare la propria parte, sostenendo le richieste dei lavoratori e segnalando episodi di violenza. “Siamo tutti parte di un sistema che funziona meglio solo se c’è rispetto reciproco”, ricordano i promotori dell’iniziativa.
La solidarietà può manifestarsi anche attraverso piccoli gesti: denunciare un comportamento aggressivo, sostenere moralmente chi lavora per garantire un servizio essenziale e, soprattutto, promuovere una cultura del rispetto.
La lotta contro la violenza sui treni e nelle stazioni non è solo una battaglia del personale ferroviario, ma una sfida che riguarda tutta la società. Garantire sicurezza e serenità a chi lavora e a chi viaggia è un obiettivo che richiede l’impegno congiunto di Stato, aziende e cittadini. Come recita lo slogan della campagna, “La violenza non prende il treno”, ma sta a tutti noi fare in modo che non abbia spazio nella nostra società.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.