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Un bando da 3,25 milioni per rivoluzionare i sistemi del cibo e le filiere locali

Economia circolare e inclusione sociale al centro del piano

Un bando da 3,25 milioni per rivoluzionare i sistemi del cibo e le filiere locali

Un bando da 3,25 milioni per rivoluzionare i sistemi del cibo e le filiere locali (foto di repertorio)

La Regione Piemonte ha lanciato un ambizioso piano per rivoluzionare il panorama agroalimentare locale, destinando 3,25 milioni di euro a un bando che mira a favorire la cooperazione tra i vari attori della filiera del cibo. L'annuncio è stato dato dall'assessore al commercio, agricoltura e cibo, Paolo Bongioanni, che ha descritto l'iniziativa come una misura innovativa per costruire una rete solida tra produttori, intermediari e consumatori.

Il bando, pubblicato il 22 gennaio, punta a sostenere le eccellenze agroalimentari piemontesi. “Si tratta di una misura innovativa”, ha dichiarato Bongioanni, sottolineando l'importanza di premiare chi sa fare rete. L'obiettivo è chiaro: favorire la cooperazione e valorizzare i progetti che riescono a unire le forze, come quelli piemontesi che già hanno ottenuto riconoscimenti a livello nazionale.

Particolare attenzione è rivolta alle aree più disagiate del Piemonte, dove il bando mira a promuovere approcci innovativi e a sviluppare economie di scala. Il progetto non si limita alla produzione agricola, ma abbraccia anche settori turistici, ambientali e socio-culturali, incentivando lo sviluppo di un'economia circolare e inclusiva che migliori la qualità della vita nelle comunità locali.

Ogni progetto potrà ricevere un finanziamento fino a 90.000 euro, coprendo il 100% delle spese ammissibili. Questo elimina il peso economico per i partecipanti, permettendo loro di concentrarsi sull'innovazione e sulla promozione delle loro attività. Il bando è rivolto a associazioni temporanee di imprese o di scopo, costituite da produttori agricoli e agroalimentari, per incentivare una vera collaborazione di filiera.

L'iniziativa non si limita all'aspetto economico, ma punta a promuovere uno sviluppo sostenibile che rafforzi l'identità culturale e territoriale del Piemonte. Strutture come le enoteche regionali, le botteghe del vino, le cantine comunali e le strade del vino e dei sapori, già riconosciute dalla Regione, avranno un ruolo chiave nel promuovere una filiera corta e nel valorizzare le tradizioni locali.

Il bando piemontese potrebbe diventare un esempio virtuoso per altre regioni italiane, in un contesto in cui la filiera agroalimentare è spesso frammentata. L'approccio del Piemonte dimostra che la capacità di fare rete può fare la differenza, non solo a livello locale ma anche nazionale. “Questo bando rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile e prospero per il nostro territorio”, ha concluso Bongioanni.

Con il sostegno della Regione, i protagonisti della filiera agroalimentare hanno ora l’opportunità di innovare, crescere e contribuire a un’economia più inclusiva e resiliente. Il Piemonte si prepara così a diventare un modello di eccellenza e sostenibilità nel panorama agroalimentare italiano.

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