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Emergenza idrica in Piemonte: soluzioni tra innovazione e infrastrutture

ANBI e Regione Piemonte collaborano per affrontare la crisi idrica con nuove strategie e infrastrutture innovative

Emergenza Idrica

Emergenza idrica in Piemonte: soluzioni tra innovazione e infrastrutture

L'emergenza idrica in Piemonte è un tema che non può più essere ignorato. In un contesto globale in cui il cambiamento climatico alterna periodi di siccità a inondazioni, la gestione delle risorse idriche diventa cruciale. L'Associazione Nazionale Bonifiche, Irrigazioni e Miglioramenti Fondiari (ANBI) ha lanciato un appello per una maggiore attenzione all'acqua, sottolineando la necessità di riflettere sul sistema idrico e di incrementare le capacità di stoccaggio per affrontare le sfide climatiche.

In Piemonte, la sezione regionale di ANBI ha recentemente incontrato l'assessore regionale all'agricoltura, Paolo Bongioanni, per discutere delle strategie necessarie a contrastare la carenza d'acqua che minaccia la produttività agricola della regione. "L’estrema attualità delle sfide climatiche - ha dichiarato Bongioanni - ha reso per il sistema Piemonte più che mai necessario decidere come dovremo gestire nei prossimi anni una risorsa fondamentale come quella idrica". L'assessore ha avviato un dialogo con le regioni vicine, come Lombardia e Veneto, che adottano sistemi di gestione diversi, con l'obiettivo di apprendere dalle loro esperienze e introdurre nuove forme di governance.

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Innovazione e digitalizzazione: le parole chiave

Bongioanni ha sottolineato l'importanza di un approccio integrato che includa "ottimizzazione, razionalizzazione, innovazione e digitalizzazione". L'obiettivo è intercettare maggiori risorse per il Piemonte, beneficiando tutti i comparti dell'agricoltura. Vittorio Viora, presidente di ANBI Piemonte, ha evidenziato come la costruzione di nuovi bacini di accumulo sia una priorità per affrontare la siccità e gestire le risorse idriche in modo efficiente.

I dati di ANBI rivelano che l'Italia ha subito perdite economiche di 26 miliardi di euro a causa di eventi climatici estremi, e presenta una delle capacità di invaso più basse d'Europa, con soli 33 m³/km² rispetto ai 106 m³/km² della Spagna. A questo si aggiunge una perdita idrica del 42,2% lungo le reti di distribuzione. In Piemonte, sono presenti 56 grandi invasi che possono conservare fino a 345 milioni di metri cubi di acqua, oltre a 95 piccoli sbarramenti per ulteriori 12 milioni di metri cubi di capacità.

La sfida è chiara: solo attraverso un approccio integrato, che includa innovazione tecnologica e investimenti mirati, sarà possibile garantire un'agricoltura resiliente e un uso responsabile delle risorse idriche. Questo non solo a beneficio delle comunità locali, ma anche dell'ambiente. La digitalizzazione e l'innovazione tecnologica possono giocare un ruolo cruciale nell'ottimizzare e recuperare le risorse, migliorando la gestione dell'acqua. La strada da percorrere è lunga, ma le basi per un futuro più sostenibile sono state gettate.

La collaborazione tra ANBI e la Regione Piemonte rappresenta un passo significativo verso la risoluzione di una delle sfide più urgenti del nostro tempo. La domanda che rimane è: saremo in grado di trasformare queste strategie in azioni concrete prima che sia troppo tardi?

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