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Chiude l'ultimo supermercato del paese, i cittadini lanciano una raccolta firme. Il sindaco risponde

La desertificazione colpisce i piccoli centri e anche il chivassese...

Chiude l'ultimo supermercato del paese, i cittadini lanciano una raccolta firme. Il sindaco risponde

Chiude l'ultimo supermercato del paese, i cittadini lanciano una raccolta firme. Il sindaco risponde

“Un paese ci vuole, non fosse che…” scriveva Cesare Pavese. Un paese per vivere, per sentirsi comunità, per sapere che, nonostante tutto, ci sarà sempre un luogo dove incontrarsi, chiacchierare, fare la spesa. Un paese, per non diventare solo un puntino dimenticato su una mappa.

Brusasco, con i suoi meno di duemila abitanti, è sull’orlo di perdere l’ennesimo pezzo del suo cuore pulsante. Il suo unico supermercato sta per abbassare le serrande. Non è solo una questione di economia o di scelte aziendali: è una ferita aperta per una comunità che, giorno dopo giorno, si vede sempre più sola.

La notizia della chiusura ha scosso gli abitanti, che hanno deciso di reagire lanciando una petizione online su Change.org.

Per mettere la firma in calce alla petizione, è sufficiente cliccare qui.

L’iniziativa, guidata da Samanta Vena, raccoglie firme e speranze per salvare quello che per molti è più di un semplice supermercato. È un luogo di incontro, una risorsa vitale, una mano tesa in tempi di difficoltà economica. Il tempo però stringe: l'ultimatum è il 31 gennaio. E a dirla tutta non ci sarà un esito diverso. Però...

Scrive Samanta: “L’Eurospin non è solo un negozio. È una risorsa essenziale, un punto di riferimento per la nostra comunità. La sua chiusura significherebbe perdere un pezzo di Brusasco e anche Brunella, che con dedizione e sorriso ha fatto sentire tutti a casa.”

Fino ad ora, le firme raccolte sono 430 e l'obiettivo è fissato a 500. Una raccolta firme simbolica, certo, ma indicativa dell'umore dei cittadini.

Brusasco non è nuovo a questo tipo di ferite. Negli anni, attività storiche hanno chiuso i battenti, lasciando dietro di sé saracinesche abbassate e un senso di malinconia. Le chiese sono ormai aperte solo part-time, i bar e le poche botteghe rimaste arrancano. Il supermercato era l’ultima certezza per una comunità che già deve fare i conti con la desertificazione del centro.

Chi non ha un’auto, soprattutto anziani, si troverà costretto a pedalare o a camminare fino alla vicina Cavagnolo (i due comuni sono praticamente un tutt'uno e qui di supermercati ce ne sono tre, ndr). Chi invece vorrà, volente o nolente, continuare a risparmiare sulla spesa dovrà invece usare l'automobile e fare qualche chilometro in più verso Chivasso o Crescentino.

Ma un supermercato non è solo questione di spesa. È dove ci si ferma a scambiare due parole, dove si incrociano volti amici, dove si costruisce quel tessuto sociale che, nel nuovo Millennio e giocoforza, tiene in piedi i piccoli paesi.

Giulio Bosso sindaco di Brusasco

Il sindaco Giulio Bosso ieri sera, invocato da più parti, con una nota stampa pubblicata sul gruppo facebook del Comune ha rotto il silenzio. "Facciamo un po' di chiarezza".

Ed eccolo, il suo intervento:

"La presenza di un punto vendita in un Comune rappresenta un valore significativo per il tessuto sociale ed economico. 
Una realtà commerciale è però un'attività PRIVATA, sottoposta a rapporti contrattualistici di tipo privatistico, anche interpersonali, nei quali un Comune non può e non deve intervenire.
Nonostante quanto sopra, da oltre un anno l'Amministrazione Comunale e l'ufficio tecnico sono stati a disposizione dei proponenti per trovare soluzioni diverse, anche attraverso la ricollocazione dell'attività, che però non si sono concretizzate a causa di mancati accordi tra i soggetti privati che le avevano proposte: fin dallo scorso luglio 2024 si erano predisposti tutti gli atti necessari, che sono rimasti lettera morta, nonostante l'impegno profuso dagli uffici comunali.
L'Amministrazione Comunale non può arrogarsi il diritto di sindacare le motivazioni personali che hanno portato i privati al risultato che tutti auspicavamo venisse scongiurato.
Un Ente Locale svolge le proprie attività, nel rispetto delle norme vigenti, nei propri uffici e non sui social: vi sono circostanze, e questa è una di quelle, dove è necessario tutelare la riservatezza dei soggetti interessati, e le inopportune spinte in avanti, come abbiamo avuto modo di leggere, possono ulteriormente aggravare i rapporti tra i soggetti interessati; spiace che tante persone si siano espresse senza conoscere a fondo il contesto, contribuendo ad inasprire la situazione.
L'Amministrazione Comunale ha comunque cercato ogni forma di mediazione: l'auspicio è che a breve Brusasco possa di nuovo contare su un'attività commerciale fiorente e funzionale alle esigenze della popolazione del nostro territorio".
Per ora, l'unica certezza è che venerdì 31 gennaio verrà staccata la spina all'ultimo supermercato del paese.
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