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Amazon "ammazza" i comuni di montagna

Uncem contro la desertificazione commerciale: “Ogni acquisto online è un chiodo sulla bara dell’economia locale. Scegliamo i negozi di vicinato per salvare i nostri paesi.”

Marco Bussone

Marco Bussone

Comprare locale per sostenere i negozi di vicinato e contrastare il declino economico dei piccoli centri. È questo il cuore della campagna lanciata da Marco Bussone, presidente nazionale di Uncem, in occasione del Black Friday. Un invito chiaro a ripensare il modello di consumo: “Gli acquisti non si fanno sulle grandi piattaforme di logistica e mega siti web, ma nei negozi sotto casa, nel territorio, nei nostri paesi”.

I numeri parlano chiaro: oltre 200 Comuni italiani non hanno più un negozio o un bar, mentre altri 500 sono a rischio desertificazione commerciale. Una realtà che colpisce soprattutto i piccoli borghi e le aree montane, lasciando intere comunità senza servizi essenziali e minando il tessuto sociale ed economico.

“Il Black Friday online è distruttivo per l’economia delle città e dei paesi”, denuncia Bussone, sottolineando come la crescita delle grandi piattaforme digitali (tra cui Amazon, ndr) stia erodendo spazi vitali per il commercio locale.

bussone

Non è la prima volta che Uncem punta i riflettori sul problema. Questa è infatti la terza edizione della campagna dedicata al “comprare locale”, un progetto che l’associazione ha rilanciato anche a ferragosto, quando i turisti popolano le aree montane e i borghi. Lo scopo è sensibilizzare non solo i residenti, ma anche i visitatori temporanei, invitandoli a sostenere l’economia dei luoghi che frequentano.

“Dieci anni fa lanciammo con le Camere di Commercio la campagna ‘Compra in valle, il tuo paese, la montagna vivrà’. Da allora, l’attenzione culturale e mediatica è cresciuta. Oggi, nella settimana del Black Friday, vogliamo ripartire da quel messaggio, per coinvolgere tutti: dagli abitanti delle città ai turisti, dai commercianti ai consumatori. Scegliere il negozio sotto casa non è solo un atto di acquisto, ma un gesto di appartenenza e cura per il proprio territorio”.

La campagna Uncem non si limita a promuovere un diverso approccio al consumo, ma si configura come un vero e proprio progetto di marketing territoriale.

“Dobbiamo diffondere questo messaggio ovunque”, sottolinea Bussone.

Locandine, social media, manifesti nei bar e nei negozi: ogni canale è buono per sensibilizzare il pubblico e invitare a fare acquisti nei negozi del proprio territorio.

“Il Black Friday deve diventare un’occasione per rilanciare il commercio locale, non per sottrarre risorse ai nostri paesi”.

Comprare nei negozi di vicinato significa sostenere l’economia locale, creare valore per la comunità e preservare il tessuto sociale delle piccole realtà. In un contesto in cui i centri urbani e le aree montane rischiano di svuotarsi, questa scelta assume un valore simbolico e pratico. Per Bussone, il messaggio è chiaro: “Il Black Friday deve essere nei negozi del tuo territorio, come gli acquisti di Natale. Sostenere i negozi di valle, dei paesi, delle città è un modo per dare respiro a un’economia in difficoltà e mantenere vivo il nostro Paese”.

Questa campagna mette in discussione il modello di consumo dominante, spingendo verso una maggiore consapevolezza. Le grandi piattaforme offrono convenienza e velocità, ma a quale prezzo? Dietro ai click ci sono posti di lavoro che spariscono, piccoli commercianti che chiudono, comunità che si spopolano. Ecco perché la campagna Uncem punta a trasformare il Black Friday in un’occasione per riflettere: il risparmio non deve essere solo economico, ma deve tradursi in un investimento per il territorio.

“Non è solo una questione economica,” insiste Bussone.

“Comprare sotto casa è un atto di responsabilità verso il proprio paese, verso la propria valle, verso la propria comunità”. Una responsabilità che deve coinvolgere tutti: dai cittadini alle istituzioni, dai commercianti ai turisti. Solo così si potrà invertire la rotta e combattere la desertificazione commerciale che rischia di spegnere i piccoli centri italiani.

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