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20 Gennaio 2025 - 18:48
Bruno Vespa accusa Cecilia Sala: “Ingrata verso Giorgia Meloni” (foto di repertorio)
Bruno Vespa, uno dei giornalisti più noti e influenti d’Italia, ha acceso un acceso dibattito dopo aver criticato pubblicamente su X (ex Twitter) l’atteggiamento di Cecilia Sala, giovane giornalista de Il Foglio, recentemente liberata dopo 21 giorni di prigionia a Teheran. Sala è tornata in Italia grazie all’intervento del governo italiano e la sua prima intervista televisiva è avvenuta durante Che Tempo Che Fa sul Nove, dove ha raccontato la sua esperienza. Tuttavia, le parole della reporter hanno suscitato una dura reazione da parte di Vespa.
Secondo Bruno Vespa, Cecilia Sala avrebbe mostrato una grave mancanza di gratitudine verso il governo italiano, in particolare verso la premier Giorgia Meloni, per il ruolo svolto nella sua liberazione. In un post su X, Vespa ha dichiarato di aver seguito con attenzione il caso, apprezzando la professionalità di Sala, ma ha definito "vergognoso" il mancato ringraziamento al governo da parte della giornalista.
Ammiro professionalmente Cecilia Sala. L’ho premiata come presidente del Guidarello per i suoi reportage in
— Bruno Vespa (@BrunoVespa) January 20, 2025
Ucraina. Ho seguito con ansia il suo sequestro. Ma che non abbia sentito il dovere di ringraziare Giorgia Meloni è semplicemente vergognoso.
Inoltre, Vespa ha sottolineato un episodio legato alla sua trasmissione Cinque Minuti, aggiungendo ulteriori dettagli che hanno alimentato le polemiche. Il giorno della liberazione, ha affermato che Renato Sala, padre di Cecilia, era presente negli studi di via Teulada ma non ha potuto partecipare alla trasmissione. Vespa ha accusato la madre di Cecilia e il suo compagno, Daniele Raineri, di aver impedito al padre di commentare l’evento. In un tono critico, Vespa ha scritto: "Quel gentiluomo di Renato Sala era già nel cortile, ma gli è stato impedito di parlare".
Il giorno della liberazione la madre e il compagno di Cecilia hanno impedito al padre,quel gentiluomo di Renato Sala che era già nel cortile di via Teulada,di commentare l’evento nei Cinque minuti con il ministro Tajani. A voi il commento.
— Bruno Vespa (@BrunoVespa) January 20, 2025
Bruno Vespa non si è limitato a criticare Cecilia Sala. Ha invece ringraziato pubblicamente Luciana Littizzetto, co-conduttrice di Che Tempo Che Fa, per aver menzionato e ringraziato Giorgia Meloni durante la trasmissione. Vespa ha scritto: "Grazie a Luciana Littizzetto per aver salvato l’onorabilità della trasmissione, ringraziando Meloni visto che Sala non l’aveva fatto…". Questo gesto ha generato reazioni contrastanti tra i follower del giornalista: alcuni hanno elogiato Littizzetto, mentre altri hanno interpretato la sua mossa come un ulteriore capitolo di una disputa mediatica.
Grazie a Luciana Litizzetto per aver salvato l’onorabilità della trasmissione ringraziando Meloni, visto che Sala non l’aveva fatto….
— Bruno Vespa (@BrunoVespa) January 20, 2025
L’intervento di Vespa ha diviso l’opinione pubblica. Molti si sono chiesti se fosse opportuno sollevare una questione di gratitudine in un momento così delicato per Cecilia Sala. Alcuni hanno difeso la giovane reporter, sostenendo che il suo ritorno fosse il vero elemento centrale della vicenda, mentre altri hanno concordato con Vespa sull’importanza di riconoscere pubblicamente il ruolo del governo italiano.
Le accuse di Vespa alla madre e al compagno di Sala hanno ulteriormente alimentato le discussioni, spostando il focus dalla vicenda della liberazione a questioni personali e familiari, creando così un intreccio complesso di opinioni e polemiche.
Il dibattito resta aperto, ma una cosa è certa: la liberazione di Cecilia Sala rappresenta una vittoria importante, che ha riportato l’attenzione sul tema delle relazioni internazionali e della sicurezza dei reporter nelle zone di crisi.
Bruno Vespa, uno dei giornalisti più noti e influenti d’Italia, ha acceso un acceso dibattito dopo aver criticato pubblicamente su X (ex Twitter) l’atteggiamento di Cecilia Sala, giovane giornalista de Il Foglio, recentemente liberata dopo 21 giorni di prigionia a Teheran
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