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Sciopero ai Musei Reali: lavoratori in protesta per il futuro del servizio

La protesta indetta dall’USB denuncia il rischio di esuberi e la mancanza di una gara pubblica

Sciopero ai Musei Reali

Sciopero ai Musei Reali: lavoratori in protesta per il futuro del servizio

Il 25 e 26 gennaio 2025, le lavoratrici e i lavoratori dei Musei Reali di Torino incroceranno le braccia, denunciando una situazione di forte incertezza lavorativa. Al centro della protesta c’è la gestione del servizio in concessione, che dal 2019 è affidata alla cooperativa CoopCulture e che, con la scadenza del contratto fissata per il 9 febbraio 2025, rischia di lasciare i dipendenti senza garanzie di continuità.

Lo sciopero, indetto dall'Unione Sindacale di Base (USB), è motivato dalla decisione dell’amministrazione dei Musei di non prorogare il contratto con CoopCulture, scegliendo invece di suddividere i servizi di biglietteria, didattica e bookshop in appalti separati. Questa scelta, nonostante il ruolo cruciale dei lavoratori nel successo dei Musei Reali, ha generato profonde preoccupazioni per il loro futuro lavorativo.

I dipendenti hanno svolto un ruolo determinante nella crescita dei Musei Reali, contribuendo a renderli un museo di prima fascia. Grazie alla loro professionalità, sono stati implementati con successo progetti di digitalizzazione, attività didattiche e campagne promozionali che hanno attirato un numero sempre crescente di visitatori. Tuttavia, la decisione di “spacchettare” il servizio in più appalti ha sollevato timori di esuberi e di perdita di continuità per alcuni settori, in particolare la didattica e la biglietteria.

Il servizio di didattica rischia di subire un duro colpo, mentre il mancato accordo con Ales S.p.A. e l’assenza di una gara pubblica per la biglietteria aggiungono ulteriore incertezza. La possibilità di affidare temporaneamente quest’ultima a un gestore esterno, dovuta alla mancanza di fondi, rappresenta una minaccia concreta per i livelli occupazionali.

I lavoratori chiedono un intervento urgente al Ministero della Cultura, affinché venga garantita la clausola sociale attraverso Ales S.p.A., come già accaduto in altre istituzioni museali italiane, come il Parco Archeologico del Colosseo e il Museo Nazionale Romano. Questa misura potrebbe rappresentare una soluzione per evitare licenziamenti e preservare i servizi attuali.

Le RSA CoopCulture USB hanno richiesto l’apertura di un tavolo di confronto con il Ministero, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori e assicurare la continuità dei servizi dei Musei Reali. In un contesto in cui la cultura rappresenta una risorsa imprescindibile per la società, garantire stabilità occupazionale è fondamentale per il futuro dell’istituzione e per valorizzare l’impegno di chi ogni giorno ne garantisce il funzionamento.

Il 25 e 26 gennaio 2025, le lavoratrici e i lavoratori dei Musei Reali di Torino incroceranno le braccia, denunciando una situazione di forte incertezza lavorativa

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