AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
11 Gennaio 2025 - 18:22
Sciopero
Fim, Fiom e Uilm di Torino hanno proclamato per mercoledì 15 gennaio una giornata di mobilitazione nell’ambito delle otto ore di sciopero decise a livello nazionale dalle segreterie dei tre sindacati. La protesta è finalizzata al rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, bloccato dopo mesi di trattative inconcludenti. Le modalità dello sciopero saranno definite dalle RSU all’interno di ogni stabilimento, ma già si preannunciano presìdi presso alcune delle principali aziende del territorio: Leonardo a Caselle, Thales Alenia Space e Moviq a Ivrea, SKF ad Airasca, Petronas a Villastellone, Alessio Tubi a La Loggia, le aziende del consorzio Pi.Chi a Chivasso, Marelli a Venaria e Avio a Rivalta.
Secondo i sindacati, la responsabilità della rottura del dialogo è da attribuire a Federmeccanica e Assistal, che, dopo otto incontri, hanno respinto la piattaforma presentata da Fim, Fiom e Uilm, approvata dai lavoratori con un’ampia partecipazione al voto. “La controparte ha invece presentato una contro-piattaforma del tutto inadatta a rispondere alle esigenze di un settore in profonda trasformazione”, sottolineano i rappresentanti sindacali.
La proposta avanzata dai lavoratori includeva un aumento salariale di 280 euro mensili per il livello C3, la riduzione dell’orario settimanale a 35 ore, oltre a miglioramenti in materia di sicurezza e formazione. In risposta, Federmeccanica e Assistal hanno proposto aumenti salariali legati esclusivamente all’inflazione (IPCA), senza alcun incremento certo, e una modifica alla clausola di salvaguardia che posticiperebbe di sei mesi l’adeguamento degli stipendi.
I sindacati denunciano che “il contratto nazionale rimane l’unico strumento in grado di garantire salario, orario di lavoro e sicurezza”, evidenziando come la contro-piattaforma delle associazioni datoriali ignori le vere necessità dei lavoratori e del comparto. “L’obiettivo della mobilitazione è semplice: riportare Federmeccanica e Assistal al tavolo negoziale e ottenere un contratto che tuteli i diritti di chi lavora in un settore cruciale per l’economia del Paese”, aggiungono.
La mobilitazione del 15 gennaio si colloca all’interno di un contesto nazionale di tensione crescente. In molte regioni, i metalmeccanici hanno già iniziato a scioperare, denunciando condizioni di lavoro insostenibili e un sistema retributivo non all’altezza delle sfide economiche e tecnologiche che il settore sta affrontando. Anche in Piemonte, oltre alle iniziative torinesi, si registrano proteste nelle altre province, segno di una categoria determinata a far sentire la propria voce.
Con questa giornata di sciopero e i presìdi, Fim, Fiom e Uilm sperano di riaccendere il dialogo e ottenere un accordo che non solo rispetti le legittime aspettative dei lavoratori, ma favorisca anche la competitività e la crescita del settore metalmeccanico italiano.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.