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19 Gennaio 2025 - 01:56
Elena Piastra sindaca di Settimo Torinese
Mentre i social si si riempiono di segnalazioni su topi a spasso per i quartieri, marciapiedi in condizioni pietose e intere zone al buio – un paradiso per ladri e spacciatori – la sindaca Elena Piastra che fa? Decide di concentrare la sua attenzione altrove.
Questa volta, il palcoscenico è tutto per uno stanziamento di 20 mila euro destinato a contribuire al pagamento dei biglietti di tram e autobus per chi si trova in difficoltà economica o per le mamme e i giovani senza patente. Nobile intento? Certo. Ma, come sempre, l’entusiasmo della Piastra finisce per scivolare in un monologo che abbraccia tutto e niente.
Secondo la sindaca, questa misura mira a incentivare il trasporto pubblico, ridurre l’inquinamento e abbattere le barriere economiche che sono di ostacolo nella ricerca di un’occupazione. Alè!
Non contenta, si lancia in una riflessione sui problemi che affliggono le donne nel mondo del lavoro. Un tema di certo importante, ma il collegamento tra l’assenza della patente e i biglietti gratuiti per il tram diventa quantomeno curioso.
La Piastra cita anche il progetto TILDE, rivolto alle madri con figli minori per migliorare la conciliazione tra vita privata e lavoro. E a questo punto ci ha già ubriacati! Non si capisce più niente!
A complicare il "racconto" s'aggiunge l’ISEE. Sì, perché il sostegno non è er tutti, ma regolato in base alla fascia economica. Chi ha un ISEE inferiore a 6.100 euro potrà beneficiare del contributo completo, l’importo varierà. tra i 6.100 e i 16.000 euro.
A questo punto, vien da chiedersi: che fine hanno fatto i grandi obiettivi di riduzione dell’inquinamento e incentivo all’uso dei mezzi pubblici? E che c’entrano le donne e TILDE in tutto questo?
La verità è che, a conti fatti (sono solo 20 mila euro), questo progetto non risolverà proprio un bel nulla, men che meno i mali del pianeta, e peraltro le iscrizioni a TILDE risultano addirittura sospese.
Insomma la solita minestra, condita da una serie di "slogan" messi insieme alla rinfusa per mascherare la mancanza di un progetto chiaro e di voglia di fare le cose che occorrono alla città.
Meglio l'elemosina o distribuire contributi a destra e a manca, d'altro canto, come cantava De Gregori "alla fine è così che si vincono le elezioni...".
E intanto la città affonda. Nei quartieri continuano a regnare il degrado e l’incuria: topi che ballano indisturbati tra i rifiuti, erbacce che ormai fanno concorrenza ai cespugli delle foreste tropicali, intere vie lasciate al buio per la gioia di malintenzionati. Strade e marciapiedi pericolo quotidiano per pedoni e automobilisti.
Dov'è la sindaca? Si chiedono i cittadini. Beh! E' chiaro. Troppo impegnata a raccontare storie di grandi ideali e di quei pezzi di città che grazie a lei tutto il mondo ci invidia.
Insomma, la solita Elena Piastra brava nell’arte del "dire tutto per non dire niente". E mentre le chiacchiere si moltiplicano, i problemi veri restano lì, a tormentare una città che avrebbe bisogno di tutto tranne che di monologhi infiniti e soluzioni a metà.
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