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La Libreria Luxemburg di Torino: una catena umana per il trasloco dei libri

Dal 1872 a oggi, la Luxemburg continua a scrivere la storia della cultura torinese. Una catena umana accompagna il trasloco verso la nuova sede nella Galleria Subalpina, tra libri, emozioni e un futuro che profuma di caffè

La Libreria Luxemburg di Torino: una catena umana per il trasloco dei libri

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Una catena umana, composta dai lettori più affezionati, ha contribuito oggi a Torino al trasloco della storica Libreria Luxemburg. Fondata nel 1872, è la libreria più antica della città. Lascia la sede di via Accademia delle Scienze per trasferirsi da lunedì nella vicina Galleria Subalpina, dove aprirà anche una caffetteria.

"La vecchia e la nuova sede", sottolineano i proprietari Antonio Pittarelli e Gigi Raiola, "distanza una cinquantina di passi. Abbiamo lasciato qualche centinaio di libri nella sede storica per creare questa catena di persone che ha realizzato il passamano. Aprire le scatole, mettere i libri a scaffale e riordinarli è sempre un piacere: abbiamo voluto dare questa gioia agli abitanti della zona e ai lettori che frequentano la nostra libreria."

 

La Libreria Luxemburg, originariamente nota come Libreria Casanova, è diventata un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti della lettura, della cultura e dell'arte. I suoi spazi hanno ospitato scrittori come Amos Oz, David Grossman, Abraham Yehoshua, Eshkol Nevo, Primo Levi, Philip Roth, Emmanuel Carrère. Nel 2015, il giornale argentino Clarín l'ha inserita nella top 10 delle librerie più interessanti al mondo. Tra le sue sale è nato il Fuori!, il primo movimento italiano di lotta per i diritti degli omosessuali, fondato nel 1971 dall'allora proprietario della libreria, Angelo Pezzana.

Nella libreria si possono trovare volumi non solo in italiano, ma anche in inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese e russo. Da più di vent'anni, inoltre, ha realizzato una delle edicole internazionali più fornite d'Italia, diventando il punto di riferimento torinese per i lettori di magazine e stampa estera. La nuova sede è nata dall'unione di tre unità immobiliari. Gli iconici arredi in legno della sede storica sono stati restaurati e riposizionati. La caffetteria sarà dotata di un banco centrale che, come l'isola di una cucina domestica, è stato progettato per non creare barriere tra avventori e operatori.

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