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Cronaca

Prof. a processo per violenza sessuale: molestava le sue alunne in un istituto del Canavese

A denunciarlo sono state cinque studentesse, tutte minorenni all'epoca dei fatti

Prof. a processo per violenza sessuale: molestava le sue alunne in un istituto del Canavese

"Guarda come lo muove bene". "Sarebbe una brava bo*****ra". Un commento volgare, fatto in aula da chi, oltre ad insegnare, dovrebbe avere la cura di un educatore, nei confronti di una ragazzina che stava semplicemente mangiando un chupa chups. E poi quelle mani che non stavano mai al loro posto, strusciando sulle cosce o sui sederi delle giovanissime alunne.

Sono pesantissime le accuse per le quali è chiamato a rispondere un insegnante di sostegno. Violenza sessuale nei confronti di cinque alunne che all'epoca dei fatti erano tutte minorenni e frequentavano il primo anno dell'Istituto Ubertini di Caluso.

A dover rispondere è un professore, oggi sulla soglia dei sessant'anni, che all'epoca ne aveva 55.

Questa mattina davanti al Tribunale di Ivrea in composizione collegiale, presieduto dalla giudice Stefania Cugge, è partito il processo nei confronti dell'insegnante, difeso dall'avvocato Celere Spaziante.

In aula, oggi, è stata sentita una delle vittime, un'ex alunna di quell'insegnante, che avrebbe dovuto solo testimoniare quanto accaduto alle sue compagne. Davanti ai giudici, la ragazza ha aggiunto ulteriori dettagli inquietanti. Visibilmente scossa, ha raccontato un episodio che all'epoca dei fatti, quando era poco più che una bambina, non era riuscita a riferire ai carabinieri carabinieri. Tutto sarebbe accaduto durante l'intervallo, mentre era seduta sul davanzale di una finestra dell'aula. Il professore avrebbe posato una mano sulla sua coscia, strusciandola per alcuni secondi fino a risalire verso l’alto. «Non me la sentivo di parlarne allora», ha ammesso la ragazza davanti al giudice. "Ne ho parlato solo successivamente con i miei genitori e alcuni amici" ha raccontato la ragazza che dopo questi fatti ha smesso di frequentare la scuola.

Un fatto che si aggiunge agli altri denunciati dalle sue compagne di classe dopo i fatti subiti.

L’accusa, rappresentata in aula dalla PM Maria Baldari, ha contestato formalmente questo ulteriore episodio al termine dell’udienza di oggi, ampliando così il capo di imputazione. La difesa, dal canto suo, ha chiesto termini a difesa per valutare la nuova accusa e valutare l'ipotesi di continuare il processo con giudizio abbreviato. 

I sospetti sul comportamento di quel nuovo docente erano emersi nel corso dell’anno scolastico 2021-2022. Alcuni studenti, attraverso la chat di classe, avevano commentato il suo atteggiamento ambiguo e i comportamenti considerati inappropriati nei confronti delle ragazze. "Finché non ha iniziato a cambiare, ci sembrava simpatico e disponibile", ha raccontato oggi un aula una delle studentesse. Dopo le vacanze natalizie, però, il comportamento dell’insegnante sarebbe diventato sempre più opprimente, sfociando nei presunti episodi di molestia.

L'Istituto Ubertini di Caluso

A ricevere le segnalazioni era stata la dirigente scolastica dell'Istituto che si era subito attivata contattando ragazzi e famiglie, facendo mettere tutto per iscritto. Poi era stata fatta la denuncia ai carabinieri. Una regia, quella della scuola, che aveva attivato nell'immediato la macchina giudiziaria.

Nella denuncia erano stati evidenziati gli specifici episodi durante i quali l'imputato avrebbe allungato le mani sulle ragazze.

Il primo, tra quelli contestati, risale al novembre 2020. Durante il laboratorio di sala e con la scusa di sistemare il grembiule indossato da una delle alunne, l'insegnate le avrebbe toccato il sedere; nel gennaio 2021, mentre si trovavano in sala e con la scusa di insegnarle la giusta posizione per servire a tavola, le avrebbe sistemato la gamba palpandola dal ginocchio in su sia davanti che dietro; nel gennaio 2022, mentre la solita studentessa si trovava seduta in classe con le gambe accavallate le avrebbe toccato la coscia.

Un vizio, quello di toccare le ragazzine, che emergerebbe anche da altri episodi denunciati. Come quello che sarebbe avvenuto sulla pista di pattinaggio di Caluso nel novembre del 2021 quando, durante la gita scolastica, con la scusa di pulire una delle ragazze caduta più volte sul ghiaccio, le avrebbe toccato il sedere con la mano. Oppure come la volta in cui, nel marzo del 2022, mentre una delle alunne si trovava seduta in classe durante la lezione, la avrebbe toccato una gamba.

E poi c'era la scusa del grembiule. L'episodio sarebbe accaduto nel dicembre 2021. Stando a quanto denunciato, l'insegnate avrebbe colto di sorpresa alle spalle un'alunna e, con la scusa di sistemarle il grembiule, le avrebbe messo le mani sui fianchi.

E poi ci sarebbero le molestie con disgustosi commenti a sfondo sessuale. Tra il novembre e dicembre del 2021, mentre una ragazza stava mangiando un chupa chups, davanti a tutti i suoi compagni di classe, l'insegnante le avrebbe detto: "Guarda come lo muove bene" aggiungendo ancora "Sarebbe una brava bo******ra".

Nei confronti del prof., durante la fase delle indagini coordinate dalla Pm Elena Parato, era stata applicata la misura del divieto di avvicinamento alle giovani.

Il processo partito oggi, 16 gennaio, vede coinvolte come parti civili cinque ragazze, assistite dagli avvocati Guido Conte e Stefano Idem, rispettivamente legali di tre e due vittime. «Chiediamo che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che sia riconosciuto il giusto risarcimento alle nostre assistite», hanno dichiarato i legali al termine dell’udienza.

Il procedimento è stato aggiornato al prossimo 12 giugno 2025, data in cui saranno ascoltati come testimoni dell’accusa, ragazzi e ragazze di quella classe al corrente di quanto sarebbe avvenuto tra i banchi di scuola. La difesa avrà modo di presentare le proprie prove e testimonianze nella successiva udienza, prevista per il 3 luglio 2025. In quella data verranno sentiti gli insegnati, all'epoca colleghi del prof. oggi a processo.

L'avvocato Celere Spaziante, difende l'imputato

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