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Cosmo spegne i cellulari: la rivoluzione dei concerti immersivi

L’artista di Ivrea vieta l’uso degli smartphone durante il suo tour, regalando al pubblico un’esperienza autentica e senza distrazioni

Cosmo

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In un’epoca dominata da schermi luminosi e notifiche incessanti, Cosmo, al secolo Marco Jacopo Bianchi, ha deciso di rompere gli schemi. Durante il suo ultimo tour nei club italiani, l’artista di Ivrea ha introdotto una rivoluzione che non riguarda solo la musica, ma anche il modo di viverla: vietare l’uso dei cellulari durante i concerti. Una scelta controcorrente che ha suscitato curiosità, dibattiti e persino qualche critica, ma che si è rivelata un successo straordinario.

All’ingresso di ogni location, gli spettatori venivano invitati a coprire le telecamere dei propri dispositivi con bollini adesivi, garantendo un’esperienza totalmente immersiva. "Voglio che il pubblico viva l’istante, che si lasci travolgere dal ritmo senza pensare al feed di Instagram", ha dichiarato l’artista, sottolineando quanto la connessione con la musica e con le persone intorno sia diventata un bene raro. E così è stato.

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La scelta di Cosmo non è stata solo simbolica, ma rappresenta un grido d’allarme contro la progressiva alienazione della società. Troppo spesso, le performance live si trasformano in un mare di schermi alzati, più intenti a registrare il momento che a viverlo. "Abbiamo scambiato il presente per un archivio di ricordi da mostrare agli altri", ha aggiunto il cantante in una recente intervista. Se da un lato questa decisione ha attirato applausi da chi considera la musica un’esperienza sacra e collettiva, dall’altro ha generato critiche da parte di chi si è sentito limitato nella libertà personale. Ma il pubblico di Cosmo sembra aver capito il messaggio: ogni concerto del tour è stato un bagno di energia, puro e senza filtri, come dimostrano i numerosi sold-out registrati da Milano a Napoli.

Il tour è stato l’occasione per presentare Sulle ali del cavallo bianco, l’album pubblicato a marzo 2024 e subito accolto con entusiasmo dalla critica. L’opera si distingue per un sound elettronico e sperimentale, capace di coniugare testi profondi e un’energia travolgente, che nei live trova la sua dimensione ideale. Tra le tracce più acclamate, Energia, il singolo che ha chiuso simbolicamente il ciclo dell’album, rappresenta un manifesto artistico: ballare è un atto di liberazione, un modo per rompere le catene di un’esistenza sempre più digitale e solitaria.

Cosmo non è nuovo a scelte radicali. Già in passato, il cantante aveva fatto parlare di sé per le sue dichiarazioni provocatorie e le performance anticonvenzionali. Questa volta, però, l’artista ha deciso di puntare sul concetto di esperienza condivisa, creando un’atmosfera in cui la musica è l’unica protagonista. "Non è una questione di nostalgia per il passato", ha spiegato Cosmo. "Non voglio tornare agli anni ’90, ma voglio andare avanti, immaginare un futuro in cui le persone possano ancora guardarsi negli occhi durante un concerto."

Dopo aver concluso il tour, Cosmo sembra non voler fermarsi. Anche se non ha ancora annunciato nuove date o progetti, è facile intuire che il cantante stia già lavorando a qualcosa di innovativo. Del resto, per un artista come lui, l’immobilismo non è mai stata un’opzione.

Cosmo ha lanciato una sfida al mondo della musica dal vivo e, più in generale, alla società contemporanea: riscoprire il valore della presenza e della connessione umana. I suoi concerti non sono stati solo spettacoli, ma veri e propri atti di ribellione contro la superficialità e la distrazione che minano le relazioni umane.

In un momento storico in cui tutto è mediato da uno schermo, Cosmo ha avuto il coraggio di spegnere la luce dei cellulari per accendere quella della musica. E forse è proprio questa la rivoluzione di cui avevamo bisogno.

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