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30 Dicembre 2024 - 18:38
La top ten dei nomi più amati del 2024: Leonardo e Sofia dominano la classifica (foto di repertorio)
Con il 2024 ormai agli sgoccioli, è tempo di bilanci anche per quanto riguarda le scelte dei nomi dei nuovi nati in Italia. Secondo il rapporto annuale dell’Istat sulla natalità, Leonardo e Sofia si confermano, rispettivamente, i nomi maschili e femminili più popolari nel nostro Paese. Questa tendenza, che si protrae ormai da anni, offre uno spaccato interessante sulle preferenze culturali e sulle tradizioni legate alla scelta dei nomi propri.
Nel 2024, Leonardo ha mantenuto saldamente il primo posto con 7.096 neonati che portano questo nome, rappresentando il 3,64% del totale dei maschi nati in Italia. Seguono Edoardo con 5.603 neonati (2,87%) e Tommaso, scelto per 4.687 bambini (2,40%). Al quarto posto troviamo Francesco con 4.534 neonati (2,32%), mentre chiude la top five Alessandro con 4.383 neonati (2,25%).
Completano la top ten:
Mattia con 4.349 neonati (2,23%),
Lorenzo con 4.006 neonati (2,05%),
Gabriele con 3.954 neonati (2,03%),
Riccardo con 3.600 neonati (1,85%),
Andrea con 3.333 neonati (1,71%).
La preferenza per Leonardo si conferma uniforme soprattutto nelle regioni del Centro-Nord, dove domina in quasi tutte le classifiche regionali. Nel Mezzogiorno, invece, emergono scelte più tradizionali come Francesco, primo in Molise, Puglia e Calabria, e Antonio, che spicca in Campania e Basilicata. Giuseppe è il nome preferito in Sicilia, mentre in Sardegna primeggia Edoardo.
Sul fronte femminile, Sofia si conferma regina indiscussa con 4.971 neonate (2,70% del totale delle femmine). Al secondo posto si piazza Aurora, scelta per 4.648 bambine (2,52%), seguita da Ginevra con 4.274 neonate (2,32%). Completano i primi cinque posti Vittoria con 4.194 neonate (2,28%) e Giulia con 3.732 neonate (2,03%).
A seguire troviamo:
Beatrice con 3.425 neonate (1,86%),
Ludovica con 3.157 neonate (1,71%),
Alice con 3.014 neonate (1,64%),
Emma con 2.529 neonate (1,37%),
Matilde con 2.465 neonate (1,34%).
Anche nel caso dei nomi femminili, le differenze regionali sono significative. Sofia domina al Centro-Nord, con eccezioni come la Provincia autonoma di Bolzano, dove il nome più scelto è Emma, e la Valle d’Aosta, dove prevale Alice. Ginevra è il nome più popolare in Liguria e Lazio, mentre Vittoria spicca in Umbria e Campania.
Secondo il rapporto annuale dell’Istat sulla natalità, Leonardo e Sofia si confermano, rispettivamente, i nomi maschili e femminili più popolari nel nostro Paese
La scelta dei nomi in Italia nel 2024 riflette un equilibrio tra tradizione e modernità. Se da un lato nomi come Leonardo, Francesco, Sofia e Giulia richiamano una forte connessione con le radici culturali italiane, dall’altro emergono tendenze più internazionali, come l’ascesa di Ginevra e Edoardo.
L’evidente continuità nelle prime posizioni della classifica testimonia una certa stabilità nei gusti dei genitori italiani, sebbene non manchino variazioni locali che riflettono le diversità regionali. Il confronto con gli anni precedenti mostra, ad esempio, un calo nella popolarità di Francesco, un tempo saldo al primo posto, a vantaggio di scelte più moderne come Edoardo e Tommaso.
Con l’inizio del 2025, sarà interessante osservare se queste tendenze si confermeranno o se emergeranno nuovi protagonisti nella classifica dei nomi. Nel frattempo, Leonardo e Sofia continuano a rappresentare una scelta solida e amata dai genitori italiani, testimoniando l’eterna bellezza di nomi che coniugano eleganza, storia e modernità.
Il 2024 ha segnato un ulteriore calo delle nascite in Italia, proseguendo una tendenza negativa che perdura da oltre un decennio. Secondo i dati provvisori dell'Istat, tra gennaio e luglio 2024 sono stati registrati 4.600 nati in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.
Nel 2023, le nascite erano già scese a 379.890, segnando un decremento di 13.000 unità (-3,4%) rispetto al 2022. Questo declino ha portato il numero medio di figli per donna a 1,20, avvicinandosi al minimo storico di 1,19 registrato nel 1995.
Le cause di questa diminuzione sono molteplici, tra cui l'invecchiamento della popolazione, l'instabilità economica e la carenza di politiche efficaci a sostegno delle famiglie. Questa situazione solleva preoccupazioni significative riguardo al futuro demografico del Paese.
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