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Eporedia Futura

Il (pessimo) regalo di Natale dell’Amministrazione Chiantore

Tra bilanci zoppi, alienazioni dubbie e un DUP "disastro totale", il Consiglio Comunale di dicembre svela le contraddizioni di una maggioranza più attenta ai propri interessi che alla coerenza

Fabrizio Dulla

Fabrizio Dulla

Il 20 dicembre, nel pieno dei preparativi per il Natale, si è svolta una seduta del Consiglio Comunale particolarmente importante: infatti, non si è discussa solo la proposta di revoca del Presidente del Consiglio Luca Spitale, ovviamente bocciata da una maggioranza compatta nel difendere il proprio leader di fatto, ma anche – e soprattutto – il bilancio e il DUP.

Luca Spitale

Luca Spitale

Quest’ultimo è il Documento Unico di Programmazione, uno degli atti amministrativi più importanti sul piano politico, nel quale l’Amministrazione inserisce tutti i propri obiettivi politici e i progetti che sta portando avanti.

Ebbene, un documento di tale importanza, nel corso della relazione dell’Assessore al bilancio Fabrizio Dulla, non è stato nemmeno menzionato. Quando ho fatto notare questo aspetto, la risposta è stata: “sono state ben affrontate le scelte politiche presenti nel bilancio”.

Appare in maniera evidente come una simile risposta non sia sufficiente, dal momento che il bilancio e il DUP non possono dirsi sovrapponibili, men che meno nel caso di quelli approvati una decina di giorni fa.

Questo perché, se il bilancio presentava indubbie carenze, il DUP era un disastro totale.

Lo scorso anno, come gruppi di opposizione, avevamo presentato una ventina di emendamenti, alcuni dei quali esclusivamente formali, dal momento che c’erano addirittura frasi incompiute e paragrafi privi di consistenza.

Vennero, ovviamente, bocciati.

Confidavamo che tale decisione fosse dovuta solo al fatto di non voler ammettere pubblicamente alcuni (gravi) errori.

Quando abbiamo visto che la situazione della nuova versione era uguale alla precedente, non abbiamo nemmeno presentato degli emendamenti, con la consapevolezza che non fosse l’orgoglio a muovere la maggioranza ma il semplice disinteresse.

Un altro aspetto molto importante merita di essere approfondito: il piano delle alienazioni, nel DUP, è l’elenco degli immobili di proprietà comunale che l’Amministrazione vuole cedere ad altri.

Durante il Consiglio di fine ottobre era stata approvata una corposa variazione al piano delle alienazioni, di cui però il DUP recentemente approvato non ha tenuto conto: sono, infatti, scomparsi immobili non venduti e, come nel caso dell’ex Banca d’Italia (il palazzo di via Piave dove sono localizzati diversi uffici comunali), si sono registrati importanti aumenti dei prezzi. Nello specifico, per lo stabile predetto, la richiesta è passata da 676.450,00 € (cifra già troppo alta per essere allettante) a 1.000.000,00 €, che suona quasi come un “tanto non lo vogliamo vendere”.

C’è stata, però, anche un’aggiunta di particolare interesse: per la prima volta, senza particolari spiegazioni in sede di Consiglio, è stato inserito, cito testualmente, uno “Stabile ex Caserma Valcalcino”, per la modica cifra di 485.310,00 €.

I pochi appassionati di Consigli Comunali ricorderanno il Sindaco Chiantore e l’Assessore Dulla rinfacciare al Consigliere Piccoli il fatto che la precedente Amministrazione volesse vendere quegli immobili, mentre l’attuale aveva deciso di gestirli personalmente o di affidarne l’uso, senza cessioni di proprietà.

Ebbene, qualcosa è cambiato.

Lo stabile in questione, verosimilmente il blocco sud – visto che quello a nord rientra tra le opere di compensazione dei lavori sulla linea ferroviaria – verrà ceduto e sarà di proprietà privata, circondato da due edifici pubblici (il blocco nord e la casa del custode), su cui l’Amministrazione, a detta della maggioranza, vuole investire grandi risorse e sforzi per creare spazi con finalità turistico-alberghiere.

Con in mezzo un albergo privato?

Perché “spacchettare” le opere, senza ambire a un polo con una monoproprietà (pubblica)?

Forse servivano solo maggiori risorse in entrata per far stare in piedi un bilancio zoppo?

Forse è solo l’ennesimo trasformismo e cambio di idea secondo convenienza?

Staremo a vedere nel 2025, che sta per iniziare e per il quale auguro a tutti voi, cari lettori, ogni bene.

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