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29 Dicembre 2024 - 17:59
Il 2025 saluta il 2024 con un bell’aumento delle tasse. L’ultimo consiglio comunale dell’anno, tenutosi venerdì 20 dicembre, ha approvato un bilancio previsionale che preannuncia una maggiore pressione fiscale per i cittadini di San Benigno. La seduta, definita “fatidica e faticosa” dal sindaco Alberto Graffino, ha dato il via a un piano triennale che segna una svolta nelle politiche fiscali, con particolare attenzione all’IMU e all’IRPEF.
“L'odierna proposta di bilancio è frutto di una valutazione pienamente condivisa con il gruppo politico”, ha dichiarato Graffino, evidenziando che il documento riflette gli indirizzi strategici della maggioranza. Secondo il sindaco, negli ultimi anni il bilancio comunale ha sofferto di pratiche insostenibili, come l’uso di fondi destinati agli investimenti per coprire spese ordinarie. A peggiorare la situazione, i trasferimenti statali sono diminuiti, e le entrate tributarie – in particolare quelle derivanti dall’IMU – non hanno raggiunto le aspettative. La causa principale, ha spiegato Graffino, è una riduzione dei grandi patrimoni immobiliari e la trasformazione di terreni edificabili in prime case, esenti dall’imposta.
Per far fronte a questo scenario, il consiglio ha approvato un aumento delle principali aliquote fiscali. L’aliquota IMU salirà dallo 0,92% allo 0,95%, con una previsione di entrata pari a 825 mila euro. L’aliquota IRPEF, invece, passerà dallo 0,6% allo 0,75%, con un incremento delle entrate stimato in 717 mila euro. Il vicesindaco e assessore al bilancio Michele Cavapozzi ha difeso queste misure, spiegando che il mantenimento di aliquote basse in passato ha comportato conseguenze critiche. “Questo è stato un problema grave”, ha dichiarato, “perché significa che prima o poi ci troveremo nella condizione di non poter far fronte a spese impreviste con il bilancio ordinario”.
Gli aumenti fiscali si affiancheranno a un incremento delle spese comunali in vari settori. Tra queste, spiccano i maggiori costi per il personale – dovuti al rinnovo del contratto nazionale e a una nuova assunzione – e un aumento del 22% per i servizi di pre e post scuola e la raccolta rifiuti. Cavapozzi ha inoltre annunciato un rafforzamento delle risorse destinate alla protezione civile, con la revisione del piano di emergenza comunale, oltre a interventi mirati alla manutenzione del patrimonio pubblico.
Nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione, l’aumento delle tasse rischia di sollevare critiche da parte dei cittadini, già provati da un contesto economico sempre più complesso.
Per il comune di San Benigno, il 2025 si apre con una sfida cruciale: garantire la sostenibilità finanziaria senza sacrificare il benessere della popolazione. Come ha sottolineato il sindaco Graffino, “non ci saranno scorciatoie”.
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