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La tassa di occupazione si pagherà anche su suolo privato. Via libera dal Comune

Ritorna in Consiglio comunale la proposta che ha fatto molto discutere la scorsa settimana

Via libera all'estensione della tassa di occupazione: si pagherà anche per lavori su suolo privato

Sì alla tassa di occupazione del suolo pubblico anche su strade e marciapiedi privati. Dopo la discussione avvenuta la scorsa settimana in Comune nella commissione competente, il tema è stato ripresentato in occasione del Consiglio comunale del 20 dicembre di San Mauro Torinese.

Il Comune, dopo aver reso pubbliche le proprie difficoltà legate al bilancio di previsione 2025-2027, ha esposto la propria intenzione di aumentare le entrate anche grazie a questa tassa: la revisione del Canone unico patrimoniale presentata obbligherà i cittadini che eseguono lavori di manutenzione (o altre occupazioni di suolo) sulla propria via o marciapiede privato ma con «servitù di pubblico passaggio» a pagare questa imposta, come ha illustrato l'assessore al bilancio Matteo Fogli.

L'assessore Matteo Fogli

Tale indirizzo aveva già suscitato negli scorsi giorni diverse critiche e perplessità da parte del consigliere Roberto Olivero, che in aula ha chiesto ulteriori chiarimenti sulle modalità di applicazione della tassa: i cittadini che occupano questo suolo di loro proprietà, ma in cui transitano abitualmente pedoni e auto, devono pagare sempre l'imposta oppure no?

La risposta dell'assessore è stata negativa: «Solo se i lavori ostacolano la pubblica circolazione». Dunque, se il cantiere non ostacolerà il passaggio di auto o persone, non è prevista nessuna tassa. È difficile però pensare che lavori di questo tipo possano non costituire un intralcio, anche minimo, al passaggio pubblico – come ha fatto notare Olivero. Se un ponteggio occupa un marciapiede, i cittadini più ostacolati potrebbero essere anziani, disabili o famiglie col passeggino, così come dei lavori sulla facciata di una casa possono portare a occupare parte di una via privata a uso pubblico impedendo o complicando il transito veicolare.

La delibera è stata approvata. Fare queste opere di cantiere sarà dunque possibile, ma il Comune ha deciso di fare prevalere il criterio di pubblica servitù di quel tipo di spazi rispetto alla mera proprietà privata. Così facendo, la città proverà a mettere qualche "pezza" al bilancio già fortemente in ribasso per l'anno prossimo. Restano però le perplessità e le critiche da parte dell'opposizione, che accusa la maggioranza di voler introdurre un nuovo "balzello" per i cittadini che già quest'anno si sono visti penalizzati a causa delle maggiori tasse, in primis la TARI – anche se quest'ultima non dipende direttamente dal Comune ma da meccanismi più complessi di carattere nazionale e da Seta, la società concessionaria che a San Mauro e dintorni si occupa della raccolta dei rifiuti.

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