Cerca

Attualità

Tassa di occupazione anche su suolo privato. In arrivo nuovi balzelli?

Sta facendo molto discutere una nuova proposta della maggioranza per tassare alcune categorie di residenti

Tassa di occupazione anche su suolo privato. In arrivo nuovi balzelli per i cittadini?

Vuoi fare dei lavori nella tua strada privata? Allora devi pagare. Questa è l’intenzione del Comune di San Mauro Torinese verso quei cittadini che sono in possesso di un terreno privato a uso pubblico di cui si è discusso nell'ultima commissione in Comune.

Si tratta di vie private in cui tutti possono transitare, a piedi o in macchina, di marciapiedi di proprietà o di altri spazi che però non costituiscono suolo pubblico. Se, a oggi, un cittadino decideva di mettere un ponteggio per fare dei lavori sulla propria abitazione in una di queste aree, non doveva pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico, essendo zona privata. Ora l’intenzione è di far prevalere il criterio di “uso pubblico” di quelle strade e marciapiedi, tassando chi quegli spazi li possiede.

Trattandosi di proprietà privata, non si può escludere che alcuni cittadini vorranno fare ricorso contro il Comune. «Se il Comune fa pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico in questi casi, allora si faccia carico degli oneri di manutenzione», ha commentato il consigliere Marco Bongiovanni, ribadendo l’importanza di una collaborazione stretta ed equa tra pubblico e privato.

Il consigliere Roberto Olivero

«L’edilizia sta vivendo un momento di crisi profonda. A San Mauro vogliono introdurre un ulteriore balzello: incentiviamo i cittadini a fare i lavori facendoli pagare di più… Non sta né in cielo né in terra, ed è un balzello di cui non avevamo proprio bisogno. Per richiedere poi l’occupazione del suolo pubblico, dobbiamo passare dalla domanda in carta da bollo, che poi viene smistata dagli uffici al soggetto percettore che deve emettere fattura per far pagare il suolo pubblico. C’è una burocrazia pazzesca. Vogliamo che San Mauro diventi il paese più burocratico del circondario?», ha aggiunto il consigliere Roberto Olivero, affermando che il periodo storico che stiamo vivendo avrebbe potuto indurre l’amministrazione a soluzioni diverse.

Nel mentre, prosegue il progetto del Comune per l’acquisizione di quelle strade vicinali che sono private a uso pubblico da più di vent’anni, con accorpamento gratuito al demanio comunale.

«Quando però abbiamo chiesto quali strade avessero fatto la loro manifestazione d’interesse, che è pubblica, la maggioranza ci ha dato l’elenco dopo aver insistito, con la preghiera di non divulgarlo per motivi di privacy. A San Mauro stiamo raggiungendo un livello epocale di burocrazia. Quello che ci è stato consegnato non è nient’altro che il nome delle strade, di certo non i nomi dei residenti. Le strade vicinali di uso pubblico non hanno più ragione di esistere a livello legale, e il Comune per sopperire a quanto successo con la precedente amministrazione, ovvero privazione di tutti i servizi su questo tipo di strade, ha predisposto una manifestazione d’interesse per l’acquisizione. L’intento è lodevole, ma la questione privacy è una follia: stiamo perdendo tempo a tutelare cose che privacy non hanno. Sono solo nomi di strade e non di persone», ha aggiunto Olivero, riferendo di una discussione sul tema riservatezza tra maggioranza e opposizione durata ben un quarto d’ora.

«Fossi io un amministratore, sarei orgoglioso di far capire chi ha manifestato il proprio interesse verso quella delibera di acquisizione. È follia allo stato puro, o per la burocrazia o perché non si ha altro di meglio da fare che pensare a queste cose», ha concluso il consigliere.

Il tema è già stato inserito nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, che si terrà il 20 dicembre, dove forse verrà affrontata nuovamente anche la questione privacy e soprattutto quella della tassa di occupazione su suolo privato a uso pubblico.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori