Cerca

Attualità

Scuola chiusa per guasto alla caldaia: studenti a casa in Canavese fino a nuovo ordine

Un problema tecnico che ha trasformato le classi in veri e propri frigoriferi, con temperature scese a soli 14 gradi

Pont Canavese

Aula vuota: a Pont Canavese per molti ragazzi la scuola è terminata prima per le vacanze di Natale

Le aule della scuola secondaria di primo grado di Pont Canavese rimarranno vuote. Una decisione presa dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Paolo Coppo, a causa di un guasto alla caldaia della nuova struttura scolastica.

Un problema tecnico che ha trasformato le classi in veri e propri frigoriferi, con temperature scese a soli 14 gradi.

Il primo cittadino ha sottolineato come la sicurezza e il benessere degli studenti siano la priorità.

La colpa delle temperature rigide è dello scambiatore di una pompa di calore di ultima generazione, un componente che, nonostante la qualità dell’impianto, ha ceduto all’improvviso. Ora tutto dipende dalla rapidità con cui il pezzo di ricambio arriverà: se verrà trovato in Italia, sarà questione di pochi giorni, altrimenti sarà necessario attendere la spedizione dall'estero.

La scuola di Pont Canavese

La prospettiva, però, non è delle più rosee: se il ricambio tarderà, gli studenti rischiano di non rientrare a scuola prima delle vacanze di Natale.

La notizia ha già sollevato qualche preoccupazione tra i genitori, costretti a riorganizzarsi per gestire i figli a casa.

L’imprevisto ha anche escluso la possibilità di soluzioni alternative, come lo spostamento degli studenti in altre strutture. Il Comune non dispone infatti di edifici idonei per accogliere le lezioni, e l’assenza di spazi ha lasciato come unica opzione la sospensione temporanea delle attività didattiche.

Gli studenti, intanto, possono consolarsi: qualche giorno di vacanza anticipata non sarà forse così sgradito.

Ma resta il problema di fondo: un guasto banale, in una scuola nuova, non dovrebbe mai mettere a rischio il diritto allo studio.

Ora non resta che attendere – e sperare – che il pezzo arrivi al più presto. Fino ad allora, il silenzio delle aule sarà il simbolo di un disagio che, purtroppo, sembra tutt’altro che straordinario.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori