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Impianto sportivo Valla, la sindaca voleva fare la maestrina ma si cosparge il capo di cenere

La manifestazione organizzata dal River Settimo e dal River 1951 per chiedere chiarezza si scontra con l’intervento tardivo della sindaca Piastra, mentre i dubbi sull’assegnazione alla Pro Eureka Rugby restano irrisolti....

Impianto sportivo Valla, la sindaca voleva fare la maestrina ma si cosparge il capo di cenere

Una manifestazione organizzata ieri dal River 1951 e dal River Settimo per fare chiarezza sull’assegnazione provvisoria del campo sportivo Renzo Valla ha preso una piega inaspettata quando, in grande stile, è arrivata lei, la sindaca Elena Piastra, accompagnata dal vicesindaco Giancarlo Brino e dall’assessore Alessandro Raso.

L’obiettivo della presenza istituzionale? Dissipare le polemiche. Chiarire i dubbi. Il risultato? Un boomerang clamoroso.

La sindaca chiacchierona (non si è smentita neanche questa volta) ha tentato come sempre di fare la maestrina. C'è una novità: non funziona più, non incanta più .... Avrebbe voluto spiegare leggi e regolamenti, ma i partecipanti erano lì per risposte concrete, non per una lezione di diritto.

La domanda cardine?

Una sola: perché il campo è stato assegnato a una società che, al momento dell’accordo, non risultava nemmeno iscritta al registro delle società sportive e non aveva una ragione sociale né un codice fiscale?

Per la cronaca, la titolarità del campo è ancora in mano alla Pro Settimo, che lo ha concesso alla Eureka Settimo tramite un accordo privato.

La sindaca ha promesso che, se si accerterà che la Pro Eureka Rugby non era formalmente costituita al momento della consegna delle chiavi, il campo sarà revocato.

“Se me lo dicevate prima, risolvevamo prima”, ha concluso Piastra, con un candore che ha fatto storcere più di un naso.

E poi sulle risposte non date in consiglio comunale alla Lega... 

“Abbiamo risposto come si risponde alle Opposizioni… - ha sbottato rivolgendosi a Manolo Maugeri con toni ironici -  Io sono qui per i cittadini, per te non mi sarei mossa, io mi sono mossa per loro….”.

Evviva la democrazia...

Nel caos generale, il presidente del River 51, Gino Pelella, non ha fatto sconti, denunciando l’opacità dell’intera vicenda: “Quando abbiamo saputo che la Pro Settimo avrebbe lasciato l’impianto, abbiamo chiesto di subentrare provvisoriamente. Tutti erano d’accordo, tranne l’ex assessore. Ha alzato un  muro. Avevamo già sentito parlare di un accordo con il rugby, ma c’erano le elezioni e non volevamo fare pressioni…”.

Un’accusa pesante che punta il dito contro un’amministrazione percepita come poco trasparente.

Pelella ha rivendicato la serietà del progetto presentato dal River Settimo: “Non siamo solo una società di calcio. Il River Settimo è una polisportiva: arti marziali, camminata metabolica, Accademia degli anziani. Avevamo tutto chiaro fin dall’inizio”.

Ma, ad agosto, quando era il momento di organizzare le iscrizioni, la doccia fredda: “In città non ci sono spazi”, aveva comunicato l’amministrazione.

Poco dopo, il colpo di scena: quegli spazi erano stati assegnati a un’associazione di rugby… che, all’epoca, non esisteva.

La vicenda del Renzo Valla lascia un retrogusto amaro: una gestione poco trasparente, una sindaca che arriva in ritardo e una comunità sportiva che si sente tradita. Resta da vedere se, questa volta, alle parole seguiranno fatti concreti.

Tant'è! A parte questo tutto chiaro. Ci sarà un bando e il Valla andrà a chi lo vincerà...

La polemica politica

Di contorno, ma neanche poi tanto la polemica politica. Le affermazioni "spocchiose" e decisamente stupide, da bambina dell'asilo, della sindaca Elena Piastra su come la maggioranza, in consiglio comunale, risponde alle Opposizioni, giustamente non son state gradite, nè digerite...

"Ah, ecco! La sindaca, che come tale avrebbe il dovere di ascoltare tutti, dice che in consiglio la Lega non merita alcuna risposta - commenta acido Manolo Maugeri - Peccato che dietro le nostre domande ci fossero le richieste di diverse famiglie e cittadini. Si vergogni! Trovo sconcertanti, gravi ed inaccettabili queste affermazioni. Se in questa città deve decidere tutto il PD e se l'opposizione non serve, la sindaca chieda l'abolizione del Consiglio comunale. Comunque non ci fermerà. Continueremo a batterci affinchè tutti i ragazzi abbiano la possibilità di praticare sport in città, senza dover emigrare...".

E ancora non basta..

"Abbiamo partecipato alla manifestazione a tutela degli interessi della River e utte le società e associazioni sportive Settimesi che non hanno a disposizione un impianto - aggiunge Moreno Maugeri - In consiglio avevamo chiesto, con un' interpellanza, se ci fossero eventuali utilizzatori del Renzo Valla e di conseguenza accordi tra gli stessi ed il concessionario. In quell'occasione non ci era stata fornita alcuna riposta. Se non c'è un accordo o un utilizzatore iscritto nel registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche presso il Dipartimento dello Sport, la proroga della concessione dell’impianto fino al 30 giugno 2025 per “salvaguardare la stagione sportiva in corso” è priva di fondamento...".

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