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River Settimo escluso dal Valla: accuse di favoritismi e proteste in città

La Polisportiva denuncia la gestione comunale sull’impianto sportivo: “Spazi concessi a una società inesistente. Chiediamo rispetto e chiarezza”. Sabato il corteo verso il Municipio

Daniele Volpatto e Gino Pelella

Daniele Volpatto e Gino Pelella

E proprio non ci sta Gino Pelella, presidente del River 51 a passare per quello che "non capisce". Sull’impianto sportivo Valla, che il River Settimo avrebbe voluto ma che l’Amministrazione comunale ha negato, Pelella è un vero e proprio fiume in piena. E non risparmia dettagli sui "racconti non raccontati per intero".

“Quando abbiamo saputo che la Pro Settimo avrebbe dismesso l’impianto perché ne stava costruendo uno più bello, abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale se fosse possibile subentrare nell’impianto fino all’assegnazione definitiva con il bando. Tutti erano d’accordo. Tutti tranne lui, l’ex assessore Daniele Volpatto. Non ha mai voluto sentire ragioni. Mai ci è stato ad ascoltare. Avremo fatto una decina di incontri, ma nulla. Si vociferava già allora di un accordo con il rugby, ma c’erano le elezioni di mezzo e non abbiamo voluto fare pressioni...”.

Il River Settimo è tornato alla carica dopo la vittoria della sindaca Elena Piastra.

Campo da calcio

“L’obiettivo era di averlo in gestione provvisoria. Mai abbiamo messo in dubbio che si sarebbe fatto un bando”, insiste Pelella. “Abbiamo presentato un progetto dov’è spiegato bene che non siamo solo una società di calcio. O meglio, lo è il River 1951, ma il River Settimo è una polisportiva e si occupa anche di arti marziali, camminata metabolica e l’Accademia degli anziani”.

Morale della favola? Ad agosto, proprio quando è tempo di fare le iscrizioni per la terza categoria, l’Amministrazione comunica ad Alessandro Biondi, presidente del River Settimo, e a Gino Pelella, presidente del River 1951, che in città “non ci sono spazi”. Poi, però, scoprono che di quegli spazi ha preso pieno possesso un’associazione di rugby.

“Un’associazione che non esiste”, mette in chiaro Pelella. “Come si fa a dare una concessione provvisoria a una società che non esiste?”.

Il dilemma del River Settimo?

“Siamo arrabbiati perché l’amministrazione si è sempre dimostrata poco chiara con noi e infine ha dato l’impianto a un’associazione che neanche esisteva. Adesso ci dicono che faranno il bando a dicembre. Questo significa che daranno una proroga almeno fino a giugno, e salterà, per chiunque volesse partecipare al bando, un’altra stagione...”.

Mancava la stoccata a Daniele Volpatto e, più in generale, alle amministrazioni Piastra 1 e Piastra 2.

“Sono arroganti. Siamo al limite dell’abuso di potere. Decidono tutto per tutti e quello che mi fa più arrabbiare è che non sono mai chiari nelle risposte. Tutti questi passaggi a noi sembrano strani. Cosa stanno facendo non si capisce. Questo modo di fare di quest’amministrazione sta infastidendo non solo me, ma centinaia di persone. La prossima volta, col cavolo che la votiamo!”.

Parole pesanti, soprattutto considerando che arrivano da chi, solo qualche mese fa, si era candidato in lista con i Moderati a sostegno di Elena Piastra, mica di “micio micio bau bau”.

“L’ho fatto per dare una mano a Pino Velardo e a Carmela Vizzari, spiega Pelella. “Mi sono tolto dai Moderati e non voglio più avere a che fare con la politica. Io non sono uno che chiede favori. Io porto progetti e obiettivi. Non voglio essere privilegiato, ma è chiaro che qualcuno lo è stato...”.

Intanto il River Settimo conferma il corteo di protesta per sabato alle 18.30, dalla stazione al Municipio. La tensione è alle stelle, e questa partita, almeno fuori dal campo, sembra tutt’altro che conclusa.

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