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Cronaca

Sequestrati 126 chili di botti illegali: un cuoco denunciato dopo il maxi sequestro di esplosivi!

Scoperto arsenale esplosivo in un appartamento di Luserna San Giovanni, indagini in corso sulla provenienza dei materiali

Sequestrati 126 chili di botti illegali

Sequestrati 126 chili di botti illegali: un cuoco denunciato dopo il maxi sequestro di esplosivi!

La scoperta di un arsenale di botti illegali in un tranquillo condominio di Luserna San Giovanni, nel Torinese, ha scosso la comunità locale e sollevato interrogativi sulla sicurezza e la legalità delle attività pirotecniche. La polizia di Stato ha sequestrato ben 126 chili di materiale esplosivo, tra cui ordigni altamente pericolosi, in un'operazione che ha portato alla denuncia di un cuoco 48enne, impiegato presso un istituto penitenziario della provincia.

L'operazione è iniziata quasi per caso, quando alcuni agenti della divisione polizia amministrativa e sociale della questura hanno notato dei colli sospetti, ricoperti da un telo nero, in un appartamento condominiale. I pacchi, consegnati da un corriere ignaro del loro contenuto, riportavano il nome del cuoco, ora al centro delle indagini. È stato questo dettaglio a insospettire gli agenti, che hanno deciso di approfondire la questione.

Durante l'accurata perquisizione dell'appartamento, gli investigatori hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale esplosivo: sei bombe sferiche, due catene 'napoletane' e diversi razzi acquistati online. Gli ordigni, per la loro natura e potenza, presentavano caratteristiche particolarmente rischiose. Tra queste, la possibilità di provocare un'esplosione per simpatia, un meccanismo pericoloso in cui lo scoppio di un singolo artifizio può innescare istantaneamente gli altri nelle vicinanze.

Alcuni dei razzi sequestrati avrebbero richiesto, per la loro potenza, un porto d'armi e l'acquisto presso esercizi specificamente autorizzati. Questa circostanza ha ulteriormente aggravato la posizione dell'indagato, che ora deve rispondere di detenzione di materiale esplodente, fabbricazione e commercio abusivo.

Sequestrati 126 chili di botti illegali

Le indagini della procura

La Procura della Repubblica di Torino ha avviato le indagini preliminari per chiarire la provenienza dei materiali e le eventuali responsabilità del cuoco. Le autorità stanno cercando di capire se l'uomo agisse da solo o se facesse parte di una rete più ampia di traffico di materiale pirotecnico illegale.

Questo episodio mette in luce un fenomeno preoccupante: l'aumento del commercio illegale di materiale pirotecnico. Non è raro che ordigni di questo tipo vengano acquistati online, spesso senza che gli acquirenti siano consapevoli dei rischi associati. La facilità con cui è possibile reperire tali materiali solleva interrogativi sulla necessità di un controllo più rigoroso e di una maggiore consapevolezza pubblica sui pericoli connessi.

La scoperta di questo arsenale esplosivo in un contesto residenziale sottolinea l'importanza della sicurezza e della vigilanza. È fondamentale che le autorità continuino a monitorare e intervenire prontamente per prevenire tragedie che potrebbero avere conseguenze devastanti. La collaborazione tra forze dell'ordine e cittadini è cruciale per garantire un ambiente sicuro per tutti.

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