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Cronache da un altro mondo

I fuochi d'artificio travolgono il Comune e la sindaca se la squaglia

Perché a Settimo Torinese, si sa, la politica si fa con i polpastrelli. Furbizia da social media manager?

Elena Piastra

Elena Piastra

Fuochi d'artificio in piazza e sui social! Questa volta non si tratta solo di qualche petardo. Il vero spettacolo pirotecnico, infatti, l’ha messo in scena l'Amministrazione comunale di Settimo Torinese.

Si è lanciata con entusiasmo in un post per vantarsi di aver "individuato" i responsabili di fuochi non autorizzati. Sperava in applausi e standing ovation, peccato che, nel meraviglioso mondo del web, le cose raramente vanno come previsto.

I social sono esplosi, sì, ma di certo non in applausi. Solo commenti al veleno e critiche feroci. E tutti a chiedersi se esistono delle autorizzazioni per spararli anche a Capodanno. Tutti a elucubrare sul perchè in centro non si muove foglia e fuori da lì capita di tutto...

Morale? Quella "chiacchierona" della sindaca Elena Piastra è subito corsa ai ripari e se l'è squagliata. Aveva pubblicato un post anche lei (copiando e incollando quello del Comune) con tanto di dichiarazioni e, furbescamente, lo ha cancellato...

Perché a Settimo Torinese, si sa, la politica si fa con i polpastrelli. Furbizia da social media manager? Forse. Ma certo è che il boomerang digitale è arrivato bello carico e nessuno era pronto a prenderlo in piena faccia.

Il post, come da copione, parla chiaro: dieci maggiorenni identificati grazie alle telecamere, denunciati per aver sparato fuochi d'artificio in piazza del Municipio.

E invece degli applausi? Una pioggia di critiche così pesanti che i fuochi al confronto sembravano giocattolini da sagra di paese. Primo Botto con Roberto La Spina: "In via Mazzini mi hanno rubato le portiere della macchina sotto le telecamere, ma per beccare quattro ragazzi con dei fuochi vi siete mobilitati subito? Ridicoli!". 

Segue Elvira Avallone, pronta a raccontarci la sua odissea in zona San Gallo: "Ogni sera sparano fuochi, e quando chiami le forze dell’ordine? Ti ridono in faccia!".

Il vero colpo di scena arriva con Turiaco Rosario: "Se sparano in piazza del Municipio, tutti pronti a intervenire! Ma tra piazza del mercato e piazza Frediano? Fuochi ogni sera e nessuno se ne frega!".

Un post, una città divisa: il centro con la sua aurea di protezione divina, e le periferie abbandonate a se stesse come se fossero territori senza legge.

E pensate che fosse finita?

Macché. Il gran finale è riservato ai grandi classici del social: Davide Lince che si domanda chi smercia tutti quei fuochi (come se a Settimo ci fosse un mercatino illegale per pirotecnici). E poi, naturalmente, il tema ricorrente del "se l’avessero fatto da un'altra parte non sarebbe successo nulla".

Perché, si sa, quando i botti sono fuori dal centro, non contano. L’importante è che non disturbino i piani alti, quelli con vista su piazza del Municipio, dove le telecamere hanno la memoria lunga e selettiva.

Nel mezzo, ci sono i commentatori moderati, quelli che provano a vedere il bicchiere mezzo pieno (di polvere da sparo, ovviamente). Matteo Cantamessa se ne esce con una delle frasi più zen di Facebook: "Oh, però se li prendono non va bene, se non li prendono non va bene... ma tutto a posto si???".

E forse ha ragione lui, perché in fondo, su questi social, lamentarsi è diventato il passatempo nazionale. 

Tant'è! Mentre Settimo continua a esplodere ogni notte (di petardi e post velenosi), il vero problema resta irrisolto: le telecamere vedono solo ciò che fa comodo.

Perché, se il botto lo fai sotto il naso dei vigili urbani, sono tutti lì a premere "rec". Ma se te ne vai un po' più in là, beh, puoi fare fuochi d'artificio per mesi senza che nessuno se ne accorga.

E intanto i social bruciano, non per i fuochi, per l’indignazione di chi a Settimo Torinese non dorme mai.

Non per colpa dei botti, ma per quella rumorosa commedia umana che è il mondo dei social.

E se pensavate che i fuochi fossero il problema, beh, signore e signori, tutti su Facebook...

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