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01 Dicembre 2024 - 20:54
Carlos Tavares
Carlos Tavares, figura chiave nell’industria automobilistica e protagonista della fusione tra Psa e Fca, ha rassegnato le proprie dimissioni da amministratore delegato di Stellantis. Il consiglio di amministrazione, presieduto da John Elkann, ha accettato la decisione e avviato il processo per la nomina di un nuovo CEO, che si prevede sarà scelto entro il 2025.
JOHN ELKANN PRESIDENTE DI STELLANTIS
Tavares, portoghese di 66 anni, è un manager con una lunga carriera che ha attraversato le grandi case automobilistiche. Nato a Lisbona da madre professoressa di francese e padre assicuratore, si trasferisce in Francia a 17 anni, dove ottiene prestigiosi diplomi e inizia una carriera nel mondo dell’automobile. La sua passione per i motori nasce a 14 anni, quando assiste a una gara automobilistica su un circuito portoghese. A 23 anni entra in Renault, seguendo il progetto Megane e, successivamente, in Nissan, dove nel 2009 diventa responsabile per i mercati del Nord e Sud America. Nel 2011 ritorna in Renault come Chief Operating Officer e braccio destro di Carlos Ghosn, un rapporto che si incrinerà portandolo a unirsi al gruppo concorrente Psa, dove riduce i costi e rilancia le vendite. È il 2017 quando, con una mossa strategica, acquista Opel da General Motors, consolidando la sua reputazione.
La fusione tra Psa e Fca, nata nel 2021, è il coronamento di una visione ambiziosa: creare Stellantis, di cui Tavares diventa amministratore delegato. Ma il contesto si rivela complesso: pandemia, transizione ecologica, difficili relazioni con il governo italiano e il confronto con i sindacati. La gestione di Stellantis si è scontrata con sfide significative, come le vendite in calo e la perdita di quote di mercato. Nonostante ciò, Tavares non si è mai tirato indietro dal prendere posizioni nette. Recentemente aveva dichiarato: "Non sono un mago, sono un essere umano come voi", ammettendo implicitamente le difficoltà del ruolo.
Un momento critico della sua gestione è stata l’audizione in Parlamento, durante la quale ha puntato il dito contro l’Italia: "In Italia i costi sono troppo alti, quello dell’energia per esempio è il doppio che in Spagna. Dovete spiegarmi come si fa a gestire questo problema". La risposta è stata immediata e dura, con critiche sia dai gruppi politici che dal governo, accusandolo di aver gestito male la situazione. La replica di Tavares è stata altrettanto incisiva: "Altri hanno creato il caos e voi chiedete a me di risolvere la situazione e di garantire posti di lavoro".
Questo continuo scontro, accompagnato da aspre polemiche, ha segnato un periodo turbolento per Stellantis. Le dimissioni di Carlos Tavares rappresentano l’epilogo di una leadership che, pur controversa, ha lasciato un segno profondo nella storia dell’automotive. La sua uscita di scena apre una fase di transizione per il gruppo, guidato ad interim da John Elkann, che dovrà affrontare le sfide del mercato globale e trovare una nuova guida per proseguire nel percorso di crescita.
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