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Per chi suona la campana?

I libretti di monsignor Luigi Bettazzi

La presentazione dell'ultima opera del vescovo emerito Luigi Bettazzi apre una riflessione su Chiesa, filosofia e attualità, tra ideali progressisti e critica politica

Monsignor Luigi Bettazzi

Monsignor Luigi Bettazzi

Nei giorni scorsi, a Ivrea, è avvenuta la presentazione, da parte del vescovo emerito di Pinerolo, monsignor Piergiorgio Debernardi, dell'ultima fatica del compianto monsignor Luigi Bettazzi: un libretto dal titolo «A tu per tu con Dio», poche ma belle pagine di riflessioni sull'eternità, arricchite da ben tre entusiastiche prefazioni, quella di monsignor Giovanni Ricchiuti, del cardinale Matteo Zuppi e del giornalista Carlo Di Cicco.

In tale occasione erano esposti, per la vendita al pubblico, altri libretti di monsignor Bettazzi, quasi tutta la sua produzione intellettuale, per gran parte redatta durante gli anni dell'emeritato. Ci eravamo proposti di darne conto e lo faremo certamente; per ora, solo qualche osservazione.

Essi si collocano sempre nell'oggi e, traendo spunto da fatti ed eventi, soprattutto ecclesiali, sono essenzialmente dei pamphlet, ovvero brevi scritti in cui l'autore prende posizione su temi e avvenimenti di attualità. I temi trattati con brillantezza sono i consueti: la Chiesa, il Concilio, la pace. Questi permettono al lettore di farsi un chiaro punto di vista intorno a quell'ideologia cattolica progressista, oggi un po’ in declino, ma che in passato ebbe molta influenza, non solo nella Chiesa ma anche in politica.

In questo senso, monsignor Bettazzi si rivela un vero discepolo di un altro personaggio importante, che ha lasciato un segno nella storia politica ed ecclesiale italiana: don Giuseppe Dossetti (1913-1996), padre costituente, poi sacerdote, primo collaboratore del cardinale Giacomo Lercaro, protagonista del Concilio Vaticano II e, infine, monaco. Si potrebbe dire di Bettazzi quello che fu detto dal sociologo Achille Ardigò per Dossetti: «C'era in lui il prete nel politico, e il politico nel prete».

Bettazzi, come Dossetti, non era un teologo, e il contenuto dei suoi libretti lo rivela. Semmai eccelleva in filosofia, disciplina nella quale si era laureato all'Alma Mater di Bologna. Tra i suoi libretti emerge infatti, a nostro parere, una piccola e sintetica storia della filosofia, dal titolo «Esseri ed esseri»—di cui consigliamo la lettura—dove non nasconde la sua simpatia per una certa corrente, dedicando vari accenni al pensiero filosofico di un certo Karol Wojtyła!

Venendo a temi più politici e attuali, per l'ex vescovo di Ivrea: «Dopo lo scioglimento del Patto di Varsavia, si sarebbe dovuta ridimensionare anche la Nato: invece ha cercato di ampliarsi fino a lambire, con l'Ucraina, i confini con la Russia». Quindi, se Putin non è giustificato, è stato dall'Occidente sollecitato. Si può non essere d'accordo con questa tesi, ma non vi è dubbio che colga nel segno e contenga evidenti ragioni.

Per il cardinale Giacomo Biffi (1928-2015), Bettazzi era un uomo di bontà e candore, ma con il limite «di non vedere la devastazione che si va compiendo in questi anni nella cristianità».

* Frà Martino

Chi è Fra Martino? Un parroco? Un esperto di chiesa? Uno che origlia? Uno che si diverte è basta? Che si tratti di uno pseudonimo è chiaro, così com’è chiaro che ha deciso di fare suonare le campane tutte le domeniche... Ci racconta di vescovi, preti e cardinali fin dentro ai loro più reconditi segreti. E non è una santa messa ma di sicuro una gran bella messa, Amen

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