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Per chi suona la campana

La «banda dei quattro» della diocesi di Ivrea

Quattro presbiteri della diocesi di Ivrea al 58° Convegno Nazionale dei Santuari: devozione mariana, incontri di alto livello e qualche riflessione sull’uso dell’8 per mille

Il cardinal Zuppi

Il cardinal Zuppi

La devozione mariana di alcuni nostri preti non regge il confronto con nessuno e la prova si è avuta la scorsa settimana, quando ben quattro presbiteri della diocesi di Ivrea hanno partecipato, presso il Grand Hotel «Baia Verde» dell'incantevole località turistica lungo la scogliera di Acicastello (Ct), al 58° Convegno Nazionale dei rettori e degli operatori dei santuari, che aveva come tema: «Il carisma dei santuari di fronte alle sfide di oggi nell'evangelizzazione».

Ben quattro giorni, dal 18 al 21 novembre, di intensi dibattiti, prolusioni, celebrazioni, visite a località turistiche, pranzi, cene e buffet (in ecclesialese «condivisioni»). Il clou è stato martedì 19 novembre, quando è intervenuto nientemeno che il presidente della Cei, Sua Eminenza il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, che ha tenuto una dotta conferenza sul tema «I santuari e la chiesa italiana verso il giubileo», ha dialogato con il pubblico degli operatori, ha celebrato la Santa Messa e infine ha accolto tutti nello splendore del museo diocesano di Catania, ove ha offerto un lauto pranzo ai congressisti.

l'hotel

Successivamente, ha incontrato i gruppi presenti per aree geografiche, intrattenendoli ma, soprattutto, come da programma, ascoltando le loro osservazioni in merito allo stato della loro diocesi. Ivrea era rappresentata ai massimi livelli.

Ben due arcivescovi-metropoliti, in piena ascesa e profondi conoscitori della diocesi, accompagnati dai due rispettivi caudatari, hanno potuto rendere edotta Sua Eminenza dei bisogni e delle aspirazioni di tanti fedeli auspicanti un rinnovamento della pastorale e un nuovo vescovo che tenga anche conto dei carismi che essi posseggono in gran copia e che non sembrano sufficientemente valorizzati.

Chissà se avranno anche delineato al presidente della Cei - così come già hanno fatto le inconsolabili vedove bettazziane e i «piancifisti» a senso unico - il profilo del nuovo pastore?

Magari, su impulso del buon pastore sardo di Iglesias, suggerendogli il nominativo di qualche degno presbitero amico?

Non lo sappiamo, ma possiamo solo immaginarlo. Qualcuno li ha già definiti la «banda dei quattro» della diocesi di Ivrea, che però, come quelli della rivoluzione culturale cinese - occorre ricordarlo - dopo la morte di Mao Zedong finirono fucilati.

In ogni caso, siamo certi di un fatto: dopo un tale convegno la devozione mariana in diocesi avrà un notevole incremento. O almeno lo speriamo. Forse, l’austero ex missionario che da Chivasso li sovrintende dovrebbe consigliarli meglio e moderare certi impeti di protagonismo.

Ultima notazione: ma alla Cei quante decine di migliaia di euro dell'8 per mille sarà venuto a costare un convegno del genere, proprio quando il gettito ogni anno cala sempre di più? Molti infatti hanno deciso che: no dottrina, no money.

* Frà Martino

Chi è Fra Martino? Un parroco? Un esperto di chiesa? Uno che origlia? Uno che si diverte è basta? Che si tratti di uno pseudonimo è chiaro, così com’è chiaro che ha deciso di fare suonare le campane tutte le domeniche... Ci racconta di vescovi, preti e cardinali fin dentro ai loro più reconditi segreti. E non è una santa messa ma di sicuro una gran bella messa, Amen

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