AGGIORNAMENTI
Cerca
Il caso
30 Novembre 2024 - 12:35
Liliana Segre
Il Consiglio comunale di Pinerolo, comune di oltre 35mila abitanti guidato dal sindaco del Movimento 5 Stelle, Luca Salvai, ha respinto la mozione per conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, figura simbolo della memoria dell'Olocausto e testimone instancabile contro l'odio e la discriminazione.
La proposta, presentata dal consigliere di minoranza Dario Mongiello della lista civica Pinerolo Trasparente, è stata bocciata con il voto contrario della maggioranza.
La mozione, nelle intenzioni del proponente, intendeva rappresentare un gesto simbolico per sottolineare l'impegno contro l'antisemitismo, fenomeno che, secondo Mongiello, "anche in Italia è in via di espansione". Tuttavia, l'iniziativa ha sollevato un acceso dibattito in aula, culminato in una spaccatura all'interno della stessa maggioranza e in un netto rifiuto da parte del Movimento 5 Stelle.
Il voto contrario è stato motivato dai consiglieri M5s con una nota in cui si evidenzia come il dibattito si sia trasformato in un’occasione di conflitto e strumentalizzazione politica. Secondo loro, l'iniziativa avrebbe "svilito il valore stesso del riconoscimento", legandolo in modo inappropriato al conflitto israelo-palestinese. “La figura di Liliana Segre merita rispetto e serietà, e non deve essere piegata a logiche di divisione politica”, si legge nella nota.
La decisione ha però suscitato un’ondata di critiche, sia a livello locale che nazionale.
Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva
Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, ha parlato di un atto che "muove un impeto di sdegno" e dimostra "la fatuità del trasformismo tattico". Per la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, la bocciatura rappresenta un segnale di "antisemitismo", chiedendo che la vicenda venga sottoposta all'attenzione del Ministero dell’Interno. Anche l’ex deputato Giorgio Merlo, oggi dirigente di Area Popolare, ha definito la decisione "grave e quasi incommentabile", sottolineando come essa rappresenti "una brutta e triste pagina per la città di Pinerolo".
Non è mancato il riferimento al contesto politico locale, con Mongiello che ha ricordato come l’amministrazione, in passato, avesse esposto la bandiera della Palestina sul balcone del municipio, poi rimossa solo dopo un intervento diretto al prefetto. Per il consigliere, il voto contrario alla cittadinanza onoraria “puzza di antisemitismo”.
Da parte sua, il sindaco Luca Salvai ha respinto con forza ogni accusa, definendo le insinuazioni "fesserie talmente grandi da non necessitare nemmeno di una smentita". Salvai ha ribadito che il voto contrario non è stato un rifiuto alla figura della senatrice Segre, ma una presa di posizione contro la strumentalizzazione politica del tema.
Questa vicenda lascia una ferita profonda nella comunità di Pinerolo, città piemontese con una forte tradizione democratica e antifascista. La memoria di Liliana Segre, emblema del dramma dell’Olocausto e della resilienza umana, merita rispetto, unità e riflessione. Tuttavia, in questo caso, il riconoscimento simbolico si è trasformato nell’ennesima occasione di divisione politica. Una scelta che continuerà a far discutere.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.