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Il caso

Pinerolo boccia una mozione per la cittadinanza a Segre, valanga di critiche da tutta Italia: "Puzza di antisemitismo"

La decisione ha suscitato un’ondata di critiche, sia a livello locale che nazionale

Liliana Segre

Liliana Segre

Il Consiglio comunale di Pinerolo, comune di oltre 35mila abitanti guidato dal sindaco del Movimento 5 Stelle, Luca Salvai, ha respinto la mozione per conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, figura simbolo della memoria dell'Olocausto e testimone instancabile contro l'odio e la discriminazione.

La proposta, presentata dal consigliere di minoranza Dario Mongiello della lista civica Pinerolo Trasparente, è stata bocciata con il voto contrario della maggioranza.

La mozione, nelle intenzioni del proponente, intendeva rappresentare un gesto simbolico per sottolineare l'impegno contro l'antisemitismo, fenomeno che, secondo Mongiello, "anche in Italia è in via di espansione". Tuttavia, l'iniziativa ha sollevato un acceso dibattito in aula, culminato in una spaccatura all'interno della stessa maggioranza e in un netto rifiuto da parte del Movimento 5 Stelle.

Il voto contrario è stato motivato dai consiglieri M5s con una nota in cui si evidenzia come il dibattito si sia trasformato in un’occasione di conflitto e strumentalizzazione politica. Secondo loro, l'iniziativa avrebbe "svilito il valore stesso del riconoscimento", legandolo in modo inappropriato al conflitto israelo-palestinese. “La figura di Liliana Segre merita rispetto e serietà, e non deve essere piegata a logiche di divisione politica”, si legge nella nota.

La decisione ha però suscitato un’ondata di critiche, sia a livello locale che nazionale.

Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva

Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, ha parlato di un atto che "muove un impeto di sdegno" e dimostra "la fatuità del trasformismo tattico". Per la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, la bocciatura rappresenta un segnale di "antisemitismo", chiedendo che la vicenda venga sottoposta all'attenzione del Ministero dell’Interno. Anche l’ex deputato Giorgio Merlo, oggi dirigente di Area Popolare, ha definito la decisione "grave e quasi incommentabile", sottolineando come essa rappresenti "una brutta e triste pagina per la città di Pinerolo".

Non è mancato il riferimento al contesto politico locale, con Mongiello che ha ricordato come l’amministrazione, in passato, avesse esposto la bandiera della Palestina sul balcone del municipio, poi rimossa solo dopo un intervento diretto al prefetto. Per il consigliere, il voto contrario alla cittadinanza onoraria “puzza di antisemitismo”.

Da parte sua, il sindaco Luca Salvai ha respinto con forza ogni accusa, definendo le insinuazioni "fesserie talmente grandi da non necessitare nemmeno di una smentita". Salvai ha ribadito che il voto contrario non è stato un rifiuto alla figura della senatrice Segre, ma una presa di posizione contro la strumentalizzazione politica del tema.

Questa vicenda lascia una ferita profonda nella comunità di Pinerolo, città piemontese con una forte tradizione democratica e antifascista. La memoria di Liliana Segre, emblema del dramma dell’Olocausto e della resilienza umana, merita rispetto, unità e riflessione. Tuttavia, in questo caso, il riconoscimento simbolico si è trasformato nell’ennesima occasione di divisione politica. Una scelta che continuerà a far discutere.

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