AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
29 Novembre 2024 - 21:57
Liliana Segre
A Pinerolo, città di oltre 35 mila abitanti in provincia di Torino, il Consiglio comunale ha respinto la mozione per conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, senatrice a vita e testimone dell'Olocausto. La proposta, presentata da Dario Mongiello, consigliere della lista civica "Pinerolo Trasparente", è stata bocciata dopo un acceso dibattito che ha visto la maggioranza a guida Movimento 5 Stelle divisa e le opposizioni compatte nel sostegno. La decisione ha suscitato forti polemiche, con Mongiello che parla apertamente di un clima che "puzza di antisemitismo".
La mozione di Mongiello nasceva dalla volontà di riconoscere l'impegno di Liliana Segre come memoria vivente della Shoah e monito contro l'antisemitismo, che "in Italia è in via di espansione". "L’iniziativa – ha spiegato il consigliere – era completamente priva di intenti politici, ma il tema ha comunque creato 'difficoltà' tra i consiglieri di maggioranza". L'urgenza della proposta era legata anche all’escalation di tensioni internazionali, come i fatti drammatici del 7 ottobre 2023 in Israele, e alla necessità di mantenere vivo il ricordo delle tragedie del passato. "Non si trattava solo di Liliana Segre, ma di ribadire valori universali contro ogni forma di odio e discriminazione", ha aggiunto Mongiello.
La maggioranza a trazione Movimento 5 Stelle non ha trovato un accordo: dei quattro consiglieri del M5S, solo uno ha votato a favore. Il resto della maggioranza si è spaccato, contribuendo alla bocciatura della mozione nonostante il sostegno trasversale di Pd, Lega e Fratelli d’Italia, oltre allo stesso Mongiello. La frattura si è allargata a questioni simboliche, come l’esposizione sul balcone del municipio della bandiera palestinese, un gesto del sindaco Luca Salvai e di alcuni assessori, rimosso solo dopo l’intervento del prefetto. "Quella bandiera – ha commentato Mongiello – ha pesato come un macigno sull’esito del voto, mostrando quanto la politica locale sia incapace di separare i simboli dalle questioni morali".
Liliana Segre è universalmente riconosciuta come una figura simbolica della resistenza morale contro l’odio e l’intolleranza. Sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, porta ancora sul braccio il numero tatuato ad Auschwitz, un segno indelebile della crudeltà umana. La sua cittadinanza onoraria sarebbe stata un tributo alla memoria storica e un impegno contro le discriminazioni contemporanee.
"La città ha segnato una ferita profonda", ha dichiarato Mongiello, che teme le conseguenze di questa decisione. "È stato l'ennesimo esempio di come le divisioni politiche possano oscurare i valori fondamentali della nostra società. Questa decisione non può che alimentare il sospetto di una deriva antisemitica".
Il Consiglio comunale di Pinerolo ha mancato l’opportunità di unirsi su un tema di così grande rilevanza morale. In un’epoca segnata da polarizzazioni e tensioni, la scelta di respingere una proposta apparentemente semplice evidenzia quanto il contesto politico possa influire sulla capacità di promuovere valori condivisi. La vicenda, che non mancherà di alimentare dibattiti, pone una domanda cruciale: quale ruolo devono giocare le istituzioni locali nella lotta contro l’intolleranza? Pinerolo, per ora, ha scelto di restare divisa, lasciando l’ombra del sospetto su una decisione che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto unire.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.