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Cronaca

Neuropsichiatria infantile al collasso: ecco perché le famiglie piemontesi sono in difficoltà

Dai ritardi della Giunta Cirio ai tagli del Governo: il grido d’allarme della consigliera Canalis

Neuropsichiatria infantile

Neuropsichiatria infantile (foto di repertorio)

"La neuropsichiatria infantile in Piemonte è in uno stato critico"

A denunciarlo è la consigliera regionale del Partito Democratico, Monica Canalis, che accusa la Giunta Cirio di non fare abbastanza per potenziare un settore cruciale per i minori e le loro famiglie. Durante la variazione del bilancio regionale, è stato bocciato un emendamento della consigliera che mirava a migliorare la situazione con nuove assunzioni di personale specializzato.

Monica Canalis

"È drammatico il racconto delle famiglie che da mesi attendono un appuntamento col neuropsichiatra infantile," ha dichiarato Canalis. "La Giunta Cirio non sta facendo abbastanza per potenziare la sanità territoriale, quella più prossima ai cittadini e più strategica per evitare il travaso verso il privato. Il risultato è che molti minori non vengono presi in carico."

Secondo la consigliera, i presidi territoriali della neuropsichiatria infantile sono fondamentali per:

  • Garantire un'assistenza sanitaria di prossimità per i bambini e le famiglie con bisogni neuropsichiatrici
  • Favorire la diagnosi precoce e la presa in carico tempestiva dei disturbi neuropsichiatrici, migliorando le possibilità di recupero
  • Offrire un'assistenza integrata, che comprende interventi sanitari, educativi e sociali
  • Promuovere la salute mentale dei bambini e dei ragazzi, favorendo la prevenzione e il benessere e riducendo lo stigma e la discriminazione

Canalis ha sottolineato che molte ASL piemontesi sono in ritardo nell’assunzione di personale qualificato, lasciando sguarniti gli ambulatori territoriali. "Sin dalla prima Giunta Cirio, denuncio che la tutela dei minori non si fa mettendo lacci aggiuntivi ai servizi o gettando discredito sugli operatori," ha dichiarato. "Serve assumere neuropsichiatri infantili, psicologi, educatori, psicomotricisti, foniatri, logopedisti e assistenti sociali, migliorando l’integrazione tra servizi sanitari, sociali ed educativi e garantendo una maggior omogeneità territoriale."

La consigliera ha anche puntato il dito contro il governo nazionale, criticando i tagli al settore sociale, sanitario ed educativo. "Nel settembre 2023, il decreto Caivano ha inasprito le pene contro i minori, ma allo stesso tempo il Governo Meloni ha tagliato i fondi per il settore sociale, sanitario ed educativo. Le misure repressive e securitarie sono parziali e controproducenti se non si potenziano allo stesso tempo i servizi sanitari, sociali ed educativi," ha affermato Canalis.

Canalis ha ribadito la necessità di un intervento immediato per evitare il collasso del sistema sociosanitario regionale: "Il combinato disposto tra i tagli e i ritardi nazionali del Governo Meloni e l’assenza di un intervento integrativo della Regione rischia di far saltare le politiche sociosanitarie in Piemonte."

"Per questo, ritengo che sia gravissima la bocciatura del mio emendamento teso a realizzare un programma straordinario di assunzioni nei servizi di neuropsichiatria infantile del Piemonte," ha concluso la consigliera.

La denuncia di Monica Canalis è un richiamo forte e chiaro affinché le istituzioni regionali e nazionali intervengano per garantire il diritto alla salute mentale dei minori e il supporto necessario alle loro famiglie.

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