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Scuole di Borgaro, otto mesi per rispondere sulla sicurezza: l’opposizione accusa la maggioranza

Otto mesi per avere i documenti sui lavori, scoppia la polemica

Borgaro Torinese

Un'immagine dei lavori per l'impianto fotovoltaico sul tetto della scuola di Borgaro Torinese

Borgaro Torinese, l’opposizione alza la voce: sicurezza e trasparenza in primo piano.

“Otto mesi per ricevere informazioni sulle scuole? È inaccettabile.” Così il gruppo consiliare di opposizione Uniti per Cambiare - Elisa Cibrario Romanin va all'attacco dell'amministrazione comunale del sindaco Claudio Gambino. Una denuncia chiara e decisa nei confronti del gruppo di maggioranza, accusato di scarsa trasparenza e lentezza nella gestione delle richieste riguardanti la sicurezza degli edifici scolastici.

L’iter parte lo scorso ottobre, quando l’opposizione invia una dettagliata richiesta di accesso agli atti per ottenere informazioni sulle manutenzioni periodiche e sulla sicurezza delle scuole cittadine.

Le richieste avanzate dal gruppo di Elisa Cibrario Romanin riguardavano una serie di documenti relativi alla sicurezza e alla manutenzione dell’Istituto Comprensivo di Borgaro, comprensivo di vari plessi scolastici. Ecco nel dettaglio cosa chiedeva l’opposizione:

  1. Registro dei controlli periodici e delle manutenzioni, comprese le verifiche sugli impianti antincendio e di terra.
  2. Richieste protocollate per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria suddivise per anni e plessi.
  3. Verifiche degli impianti elettrici, di illuminazione, di condizionamento e ventilazione, inclusi eventuali trattamenti contro la legionella.
  4. Certificazioni aggiornate di prevenzione incendi e protezione contro il rischio di fulminazione.
  5. Documentazione sulla sicurezza, come i registri di manutenzione dei maniglioni antipanico e delle porte sulle vie di uscita.

Il tutto dal 2019 ad oggi. 

Elisa Cibrario Romanin

La replica della maggioranza, però, a detta dell'opposizione, "lascia basiti": "Buongiorno, stante la vastità della documentazione richiesta, informo che le SS.VV. per poterla rilasciare senza creare nocumento allo svolgimento delle funzioni di istituto, che sono attualmente assolte in estrema carenza di personale, il termine di consegna è di otto mesi".

L’opposizione ha giudicato "inaccettabile la tempistica, sottolineando che le informazioni richieste riguardano temi di sicurezza essenziali, come la protezione di studenti e lavoratori scolastici".

“Non si può sacrificare la sicurezza sull’altare della burocrazia,” hanno dichiarato i consiglieri, aggiungendo che otto mesi rappresentano una tempistica incompatibile con l’urgenza di tali problematiche.

Un ritardo che, secondo Uniti per Cambiare, mina la fiducia nella capacità gestionale dell’amministrazione e mette in secondo piano l’importanza di un ambiente sicuro per studenti e lavoratori. “Non si tratta di una semplice richiesta burocratica, ma di garantire la sicurezza di chi vive e lavora in quegli edifici,” ha sottolineato Elisa Cibrario Romanin.

Altro punto caldo secondo l'opposizione, che ha messo nero su bianco tutte le proprie argomentazioni in una nota stampa, è l’installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto della scuola primaria Edoardo Defassi.

Stando a quanto riportato dall’opposizione, l’iter di installazione sarebbe stato accompagnato da numerosi aspetti, diciamo così, "da chiarire".

In particolare, il gruppo consiliare ha evidenziato la mancanza di adeguate protezioni contro le cadute dall’alto, come richiesto dal D.Lgs. 81/08: “Quali misure sono state adottate per tutelare la sicurezza degli operai? E perché l’assessore competente non fornisce risposte chiare?” si legge in una nota.

Secondo i documenti ottenuti, l’azienda incaricata dei lavori dispone delle certificazioni necessarie, ma all'opposizione restano dubbi sull’effettivo utilizzo delle attrezzature di sicurezza e sulla supervisione delle operazioni. “Non possiamo accettare che la sicurezza venga messa in discussione per negligenza o superficialità. È doveroso avere chiarezza su ogni aspetto dei lavori.”

Il gruppo di Cibrario non si ferma alla denuncia, ma rilancia con un appello: “La trasparenza non è un’opzione, è un dovere. Chiediamo risposte concrete e immediate.” Le richieste avanzate, ora estese anche agli asili comunali, mirano a garantire che gli edifici pubblici siano conformi alle normative e che ogni lavoro venga svolto in totale sicurezza.

Una battaglia che non sembra destinata a spegnersi presto, mentre la comunità di Borgaro attende di capire se le denunce troveranno riscontri nelle azioni dell’amministrazione.

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