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Cascinette
18 Novembre 2024 - 16:12
Davide Guarino
Davide Guarino non è più sindaco. A stabilirlo è il decreto di scioglimento del Consiglio Comunale di Cascinette, firmato dal Prefetto di Torino che nomina la commissaria Antonella Cortese per traghettare il Comune alle prossime elezioni di primavera anticipando la scadenza di mandato.
"Davide Guarino si assuma finalmente la responsabilità politica delle sue scelte, che hanno portato alle presenti conseguenze per il Comune di Cascinette". Queste le parole, pesanti come pietre, rilasciate a caldo da Sara Galetta, ex consigliera di maggioranza, poi passata all'opposizione. Sara Galetta, dopo l'ultimo consiglio comunale aveva deciso di dimettersi, così come gli altri consiglieri di minoranza, Marco Menaldino e Ulderico Negrisolo. Una scelta condivisa anche dalla consigliera di maggioranza, Nicoletta Cimadamore e dalla capogruppo Simona Piras che per prima aveva lasciato Guarino e tutto il Consiglio.
Sara Galetta ha lasciato la maggioranza, poi si è dimessa
Fine dei giochi per questo sindaco che negli ultimi mesi aveva completamente perduto la fiducia delle persone che nel 2020 gli avevano garantito il successo elettorale entrando in squadra con lui. Una squadra di big, una giunta in salsa eporediese dov'erano entrati pezzi da novanta del Pd di Ivrea come Luca Spitale. E poi le pasionarie Simona Piras, subito nominata capogruppo, Sara Galetta. Un centrosinistra compatto, brillante come non se ne vedeva da tempo. Insomma un piccolo capolavoro targato Osenga e affidato nelle mani di quel volto nuovo, giovane promessa della politica locale.
L'ex consigliera capogruppo di maggioranza, Simona Piras, prima a lasciare il consiglio comunale per la rottura del rapporto di fiducia nei confronti del sindaco Guarino
Quando ha iniziato a scricchiolare questa macchina perfetta?
Ripercorrendo i fatti, la prima crepa nasce quando Luca Spitale decide di lasciare la giunta di Cascinette per accettare ben altro incarico ad Ivrea, con il sindaco Matteo Chiantore dove viene eletto Presidente del Consiglio.
A sostituire Spitale arriva un altro pezzo da novanta del Pd eporediese, Donata Beltrame che accetta con entusiasmo e inizia a lavorare pancia a terra per Cascinette. Qualcosa, però, non va. Cosa non si è mai capito. Ma è sempre più evidente che all'interno di quella squadra i malumori iniziavano a farsi sentire. Senza grandi clamori, Guarino sfila le deleghe alla Beltrame che, silenziosamente, se ne torna ad Ivrea.
Guarino resta solo in giunta con il suo fedelissimo vicesindaco, Pier Paolo Auda Gioanet. Non nomina nessun altro, si prende le deleghe della Beltrame e con la tenacia che gli abbiamo riconosciuto fin qui, va avanti.
Arriva, poi, quel gran pasticcio dell'Aeg. Guarino punta in alto e, nonostante a Cascinette sia stato eletto sindaco guidando una civica di chiara ispirazione di centrosinistra, sceglie di candidarsi per il consiglio di amministrazione di Aeg Coop con una cordata di chiara ispirazione di centro destra.
Per la sua maggioranza, questo è davvero troppo. La prima ad andarsene sbattendo la porta è la capogruppo Simona Piras. In quella scelta, in quel sindaco, nelle sue politiche, proprio non si riconosce. Va via in malo modo, dopo aver letto in consiglio comunale una lunga dichiarazione con la quale annuncia la decisione, irrevocabile di abbandonare la nave. Guarino fa spallucce e va tenacemente avanti. Senza cercare una conciliazione, senza un dialogo. Si limita a dire che quella candidatura nel Cda di Aeg non abbia nulla a che vedere con la politica. Una posizione che non fa che esacerbare gli animi.
Sara Galetta non molla, ma si alza e va a sedersi in minoranza, con Menaldino e Negrisolo. Passano settimane in cui Osenga cerca di riportare tutti alla ragione, sprona il suo delfino al dialogo. E' lui a cercare di ricucire percorrendo la via del dialogo. Guarino si aggrappa alla sua proverbiale tenacia e va avanti per la sua strada.
A lasciarlo è anche Nicoletta Cimadamore dopo la prova di voto sugli equilibri di Bilancio. E' chiaro che non ci siano più i numeri per proseguire. I voti di maggioranza e minoranza sono pari. Le mani alzate non bastano per approvare il documento. Si torna in Consiglio per un secondo tentativo. Per l'occasione si presenta in aula anche il consigliere Massimo Giglio, assente da oltre un anno. Ma i numeri continuano a non tornare. Il prefetto deve nominare un commissario ad acta per verificare se il Bilancio di Cascinette sia a posto. E' chiaro che non ci siano problemi di conti. La querelle è squisitamente politica.
Guarino va avanti anche quando ad andarsene è il suo vicesindaco. Auda Gioanet non regge più quel clima, tutta quella tensione che ha mandato in frantumi la squadra e se ne va lasciando solo il sindaco.
Il sindaco è andato avanti ad oltranza anche quando al suo fianco erano rimasti soltatno Sabrina Rizzo, Massimo Giglio e Alberto Massimo Luino con numeri non sono sufficienti neppure per riunire il Consiglio Comunale.
E' dovuto arrivare il decreto prefettizio per porre fine ad una consiliatura rimasta per mesi nell'impasse. Ed ora Davide Guarino dovrà lasciare la fascia. Non è più sindaco
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