AGGIORNAMENTI
Cerca
Politica e scuola
12 Novembre 2024 - 23:20
In foto Moreno Maugeri
La scuola di Settimo, terreno di scontro politico: da una parte i docenti, dall’altra il consigliere comunale della Lega Moreno Maugeri pronto a denunciare quella che considera una chiara invasione di campo politica. Così scrivevamo la scorsa settimana. Al centro del contendere, una mozione approvata dal Collegio Docenti dell’IIS Settimo Torinese contro la legge sull’autonomia differenziata.
Per la cronaca, nella mozione, il Collegio Docenti, nato dall'unione delle scuole 8 Marzo e Galileo Ferraris, esprime grave preoccupazione e profondo dissenso nei confronti della legge 26 giugno 2024, n. 86, che promuove l’autonomia differenziata delle Regioni, accusandola di minare le basi dell’istruzione pubblica e di favorire la privatizzazione dell’educazione.
Con tono perentorio, i docenti dichiarano lo stato di agitazione permanente e si impegnano a contrastare l’entrata in vigore della normativa, considerata pericolosa per l’unità e l’equità del sistema scolastico italiano.
Tra le azioni proposte, non solo sensibilizzazione interna a scuola, ma anche il coinvolgimento delle famiglie, l'invito a firmare per un referendum abrogativo e l'organizzazione di un'assemblea pubblica per informare i cittadini.
"All’Istituto Settimo si fa ‘Scuola di Politica’? - si era infiammato il consigliere comunale Moreno Maugeri - Probabilmente i relativi componenti pensavano di essere in Consiglio Comunale a sostenere la maggioranza di Piastra a guida PD e avranno pensato bene di fare politica. Si dimenticano che la scuola ha il dovere di mantenere una posizione neutrale dal punto di vista politico-partitico.
Maugeri interpreta la mozione come un chiaro atto di militanza, un’uscita che, a suo dire, niente avrebbe a che vedere con il dovere educativo e di neutralità della scuola.
Dal canto suo, il Collegio Docenti rivendica la propria posizione come difesa dei principi costituzionali e dei diritti di uguaglianza educativa. Principi che, secondo i docenti, verrebbero violati dall’autonomia differenziata, favorendo disuguaglianze tra regioni ricche e povere e mettendo a rischio la stessa sopravvivenza di un sistema scolastico nazionale uniforme.
Per i docenti, il rischio non è solo economico, ma anche culturale e sociale: il processo di autonomia potrebbe diventare l’anticamera di un’istruzione a due velocità, con effetti devastanti sui giovani che vivono in territori svantaggiati.
La mozione approvata dall’IIS di Settimo Torinese arriva infatti in un contesto di crescente malcontento tra il personale scolastico, esasperato da tagli e burocratizzazioni, e ora preoccupato per le ricadute di una riforma che potrebbe stravolgere i pilastri del sistema educativo.
Rimane il dubbio sollevato da Maugeri: è lecito che una scuola pubblica prenda una posizione così netta su una questione politica o si tratta di un atto fuori dalle righe?
Per i docenti, la risposta sembra chiara: di fronte a quella che ritengono una minaccia diretta alla democrazia educativa, il silenzio non sarebbe un’opzione. Ma per Maugeri, la questione non è affatto chiusa: per lui, il Collegio Docenti ha superato i limiti del proprio mandato, trasformando la scuola in un’arena di propaganda.
La notizia non poteva certo passare inosservata e, infatti, in appoggio agli insegnanti, sono arrivati pure loro, i sindacati di Flc Cgil, sostenendo che l’attacco di Maugeri fa seguito al provvedimento di sospensione a Christian Raimo, docente punito per avere criticato in modo aspro il ministro Valditara.
"Atto che ha manifestato con chiarezza - scrivono - quanto la destra punti non alla punizione di un individuo, ma all'intimidazione di una categoria. A Settimo, la storia si ripete con un attacco inaccettabile sferrato da un rappresentante delle Istituzioni che interpreta erroneamente i principi costituzionali, il senso della legge, la responsabilità di chi svolge una pubblica funzione…".
Il sindacato osserva che il cittadino ha il compito di partecipare, prendere posizione, contribuire con le sue scelte e le sue opinioni a creare un Paese democratico.
"Di questa libertà di scelta - insistono - fa parte a pieno titolo il diritto di critica. Tanto più quando, come in questo caso, è animata dalla coscienza dei disastri creati dalla regionalizzazione nel campo della sanità e dell’istruzione professionale. Non lo spirito di fazione ha guidato il collegio di Settimo, ma al contrario il senso di condivisione e vicinanza con la comunità. E prima di tutto la comunità educante della scuola, cui chi insegna ha il preciso dovere di trasmettere l’idea che le decisioni importanti, in politica e nella società, possono e devono essere discusse da tutte e da tutti, non accettate supinamente. In questa prospettiva, la mozione approvata è un fulgido esempio di libertà e responsabilità. Esercitato, peraltro, non in una classe ma in un organo collegiale in cui ci si confronta e si vota fra pari….
Insomma, la scuola, per sua natura luogo di pluralità, alterità e differenza, "non può accettare il richiamo all’ordine di Maugeri, nemmeno quando si traveste con la maschera della difesa dei giovani – chissà perché, incapaci di un pensiero proprio – o di una lettura forzata e malintesa dei doveri di chi insegna…."
Morale? Quello che era iniziato come un atto di dissenso dei docenti contro una legge controversa è ora diventato un caso politico.
I firmatari
Nel Collegio Docenti dell’IIS di Settimo Torinese, il numero di firmatari della mozione testimonia un ampio fronte di opposizione tra i docenti. I primi firmatari della mozione sono Marta Scaccia, Matteo Meloni, Riccardo Ahmed, Anna Cau, Luca Vinai, Davide Ancora, Deliana Veronesi, Ivano Pozzato, Pasqua Mantuano, Annalisa Sirianni, Francesca Nasi, Concetta Chiumeo, Katia Bono, Rachele Liuzzo, Maria Grazia Lanza, Sabrina Pagano, Cristina Novelli, Alessandra Nanna, Aida Sementa, Mara Covino, Maria Monia Flagella, Gabriele Castellani, Emanuele Rodofile, Letizia Lipari, Ruben Nasi, Antonella Lombardi, Maria Teresa Curino, Sara Serra, Maria Rizzo, Biagio Pezzella, Paola Zanivan, Federica Gallo, Christopher Muscat, Elda Actis Martin, Alessia Barone, Maria Ingala, Luca Biddau, Serafino Puccio, Gabriele Castellani, Sabrina Pagano, Elena Piretto, Francesco Tallarico, Vincenzo Pagano, Alessio Clemente, Chiara Faggiano, Vincenzo Albarella, Germana Grimaldi, Anna Ferrero, Roberta Piras, Emanuela Simoncini, Roberta Bruzzone, Biagio Pezzella, Marta Pimpinella, Mina Iacci, Marina Marino, Virginia Pansini, Paola Pilozzi, Emanuele Spadaro, Andrea Tomaselli, Concetta Chiumeo, Paola Sabini, Pasqualino Leone, Giorgia Beccaria, Elena Cappa, Lorena Mancuso, Domenico Rodofile, Loredana Ferrero, Gaetana Messina, Maurizio Catania, Rachele Liuzzo, Giuseppina Spadea, Maria Teresa Mastroianni, Simone Sandiano, Antonino Stassi, Francesca Greco, Jole Buggea, Emanuele Visentin, Alessio Raiti, Marco Labartino, Salvatore Mazzeo e Maria Grazia Lanza.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.