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La sindaca Piastra contro Roma: ma a Settimo restano topi e buche

La prima cittadina di Settimo attacca il governo Meloni sui tagli ai Comuni, ma intanto la città è sommersa dai problemi locali. Strade rotte, degrado e due milioni di euro in multe che non bastano a risolverli

Elena Piastra Sindaca di Settimo Torinese

Elena Piastra Sindaca di Settimo Torinese

Si potrebbe pensare che Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese, abbia trovato il colpevole perfetto per i problemi della sua città: il governo Meloni. In un post su Facebook che potrebbe benissimo passare per un editoriale politico, Piastra attacca frontalmente la nuova legge finanziaria. Secondo lei, la manovra sarebbe il colpo di grazia per i Comuni italiani, messi in ginocchio da "tagli alla spesa corrente" e dal "turnover limitato al 75%". Una visione drammatica, senza dubbio, che sembra dimenticare però alcuni dettagli decisamente più locali.

Per esempio, Settimo Torinese è uno dei Comuni piemontesi che incassano di più dalle multe.

Con più di due milioni di euro all'anno in contravvenzioni, grazie anche agli autovelox, la città dovrebbe essere un modello di ordine e pulizia.

E invece, gli abitanti sanno bene che la realtà è ben diversa. Topi che fanno avanti e indietro indisturbati nelle vie, buche che sfidano i pneumatici dei cittadini, marciapiedi sgretolati e sporcizia dilagante.

Ma la sindaca, evidentemente, è troppo impegnata a combattere la sua battaglia nazionale per preoccuparsi dei dettagli del suo piccolo impero.

Il post della sindaca si legge quasi come un manifesto per una campagna romana: la povertà che aumenta, i tagli che “complicano moltissimo la garanzia dei servizi”, e la solidarietà ai piccoli Comuni piemontesi. Manca solo l'inno nazionale in sottofondo, e il quadro è completo.

Solo che Settimo, con i suoi quasi 50.000 abitanti, non è proprio il classico borgo di montagna che fatica a chiudere i conti.

Con i proventi delle multe che scorrono copiosi nelle casse comunali, viene da chiedersi: perché queste risorse non bastano a tappare le buche, sistemare i marciapiedi e, magari, dare la caccia a quei topi che ormai sono diventati residenti fissi?

Forse perchè Piastra è sperperona? Forse perchè Piastra non è capace a spenderli? Forse perchè li spende male? Ci si può fidare di una sindaca così?

E voi le dareste dei soldi in più dopo aver saputo che con 800 mila euro spesi nelle manutenzioni del verde i parchi quest'estate facevano letteralmente "cagare". Una vergogna a cielo aperto... Tant'è!

Piastra si lamenta anche del turnover al 75%, che secondo lei impedirà al Comune di assumere personale necessario.

Ma di nuovo, viene da chiedersi: quanti dipendenti comunali servono per affrontare i problemi di base che attanagliano Settimo? Non sarà, forse, che l'amministrazione sta spendendo le proprie energie in ben altre priorità?

E poi, c'è il tema degli spazi pubblici, quelli realizzati grazie al PNRR e che, secondo la sindaca, rischiano di non essere gestiti adeguatamente con questi tagli.

Ma quali spazi? Quelli che si riempiono di graffiti, erba alta e rifiuti? Perché se la realtà è questa, i cittadini di Settimo potrebbero pure farne a meno. Magari, più che nuovi spazi da “gestire”, servirebbe un po’ di quella famosa manutenzione di cui parla tanto la Piastra nel suo post.

Intanto, sui social la sindaca recita il suo ruolo di portavoce dei Comuni italiani. La retorica è di alta levatura, gli slogan ben piazzati, la critica politica puntuale. E la città di Settimo, intanto, resta lì a guardare, in attesa di qualche intervento concreto che renda il quotidiano un po’ meno complicato. Forse, un giorno, quando Piastra avrà finito di sfidare Roma, troverà il tempo di dare un’occhiata alla sua città. 

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