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La scuola D’Oria si rifà il look ma piove sulla succursale, la palestra in via Battitore preoccupa le famiglie: “Ragazzi a rischio”

Allagamenti e perdite rilevanti dal soffitto della palestra in via Battitore. “Così i ragazzi non possono allenarsi”. Le dure parole di un genitore.

Palestra Tommaso D'Oria

Continuano a registrarsi fenomeni di infiltrazione in via Battitore 84, nella sede distaccata dell’Istituto di Istruzione Superiore Tommaso D’Oria. Sotto i riflettori questa volta è la palestra, luogo di frequentazione dei 300 studenti delle superiori e dei tanti ragazzi che svolgono qui vari sport come la pallacanestro e la pallavolo.

Non appena piove infatti, a causa delle infiltrazioni di acqua provenienti dal soffitto, la palestra diventa inagibile e molte squadre sono costrette ad annullare gli allenamenti. Nel migliore dei casi, si fa per dire visto che il pericolo di scivolare è sempre dietro l’angolo, molte squadre continuano ad allenarsi nella parte della palestra non ancora allagata.

La situazione è al limite, non solo per i giovani che non possono più aggregarsi nello sport ma anche per i genitori ormai molto preoccupati per le scene che si trovano di fronte: secchi posizionati sotto le perdite, stracci e pezze per asciugare il possibile. Per quanto ancora andrà avanti così?

Se lo chiede anche il papà di un ragazzo che frequenta la palestra. Così si è così sfogato sui social:

Come è possibile che una scuola sia messa in questo modo? Una palestra che usano moltissimo i ragazzi, risulta pericolosa o inagibile per infiltrazioni d’acqua alle prime due gocce di pioggia. Forse prima di fare nuove costruzioni, per quanto utili andrebbero visionate e messe in sicurezza quelle presenti”.

Mio figlio – racconta il papà – si allena con la società di basket che ha sede a Nole. Quella palestra purtroppo non è sempre a disposizione perché vi sono diverse squadre e varie categorie che, a rotazione, svolgono allenamenti o al Fermi o, appunto, nella palestra del Tommaso D’Oria”.

È proprio qui che la situazione è diventata insostenibile: “E’ ormai diverso tempo che è impossibile per mio figlio svolgere la sua attività. Già lo scorso anno ci sono stati problemi per quanto riguarda le infiltrazioni di acqua. È chiaro che quando piove questa palestra ha dei seri problemi, gli stessi che si sono registrati al Fermi. Anche lì la palestra, quando piove, non è super agibile”.

Insomma quando piove non puoi allenarti.

Qualche settimana fa – continua– hanno addirittura cancellato gli allenamenti perché la palestra era allagata. La settimana dopo i ragazzi hanno fatto attività su metà palestra, l’altra era piena di pozzanghere, secchi e stracci ovunque. Il ragazzo ha gli allenamenti ogni mercoledì, se ogni volta deve essere così non è possibile. Adesso abbiamo qualche remora nel mandarlo. Quando sarà inverno e pioverà con maggiore frequenza come faremo?”.

La preoccupazione aumenta per i rischi connessi: “Per noi genitori non è sicuro, abbiamo paura che si possa scivolare. Inoltre la palestra è trasandata, sembra una struttura fatiscente. Credo che denunce come questa vanno fatte perché le amministrazioni devono rendere la vita dei ragazzi piacevole e non esporli a rischi vari”.

Le scuole in tutta Italia, stando a quanto si sente e si legge – aggiunge il papà – vengono sempre lasciate ai margini, poi ci si lamenta se i ragazzi non si appassionano. Ma se i luoghi di studio non sono all’altezza, come si può stare bene e dare il massimo? Forse prima di pensare a nuove costruzioni – incalza – è necessario che prima vengano ristrutturate quelle esistenti. Penso all’Auditorium, un’opera che per quanto grandiosa dovrebbe venire dopo la messa in sicurezza delle strutture scolastiche”.

Il riferimento è al nuovo Auditorium nell’area Remmert, l’opera è realizzata grazie ai fondi confluiti nell’ambito del finanziamento Pnrr con cui la città ha avuto accesso grazie al bando rigenerazione urbana. Un’area destinata ad essere sede di eventi, spettacoli e di esibizioni ma che, a quanto pare, non convince tutti almeno per quanto riguarda l’agenda delle priorità.

Insomma – conclude il papà – vogliamo delle risposte”.

D’altra parte la palestra è anche, e forse soprattutto, luogo frequentato dagli studenti del Tommaso D’Oria trovatisi a svolgere le lezioni nella succursale di via Battitore a seguito dei rifacimenti nel nucleo centrale in via Prever 13. Qui infatti sono presenti due indirizzi di studio: l’istituto professionale opzione commerciale pubblicitaria e l’istituto professionale dei servizi socio sanitari.

Nella succursale vanno circa 300 degli oltre 800 studenti iscritti all’Istituto Tommaso D’Oria per un totale di 40 classi.

Se esistono due edifici per una scuola c’è un perché.

Tutto è iniziato nella stagione scolastica 2022-2023. Durante il primo anno del cantiere in via Prever la scuola ha dovuto rinunciare ad un terzo dell’edificio per via dei lavori che, divisi in tre lotti, richiedevano la ricollocazione altrove di un terzo degli studenti. È a questo punto che la dirigenza, all’unisono con la città metropolitana, ha convenuto sull’esigenza di una sede distaccata. Ecco che arriva dunque la succursale di via Battitore 84.

Adesso gli interni di via Prever risultano completamente ritinteggiati, sono state rifatte tutte le controsoffittature, sostituite le lampade con nuovi led per l’efficientamento energetico. Dal Pnrr poi sono arrivati circa 730 mila euro che hanno consentito di ritinteggiare le facciate completando così da un punto di vista estetico l’intervento strutturale. Costruito anche il serramento di una entrata secondaria. Sono inoltre iniziati i lavori per dare alla scuola un nuovo campo di pallavolo, una pista di atletica e un’area per il calcetto.

Tutto molto bello ma viene da chiedersi: cosa ne sarà dei ragazzi di via Battitore? 

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